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giovedì 23 gennaio 2025
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Coppa Italia Serie C

Trapani-Rimini 0-0, Buscè: "È stata una bella partita. Ottimo primo tempo"

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 8 minuti
mer 22 gen 2025 23:05 ~ ultimo agg. 23 gen 10:10
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Le dichiarazioni al termine di Trapani-Rimini 0-0, semifinale d’andata della Coppa Italia di Serie C (leggi articolo).

Ezio Capuano, allenatore del Trapani. “Sono molto onesto: io ho visto una squadra compatta, corta, io ho visto un gran bel Trapani, molto aggressivo. Sicuramente c’è chi ha fatto meglio e chi ha fatto meno bene, però io non posso che ringraziare i ragazzi. Ce n’erano tanti che era la prima volta che giocavano e ne avevamo tantissimi fuori. Però, contro una squadra che fa questo blocco basso, che ci faceva venire fuori e ci metteva in difficoltà, almeno tentava con l’attacco della profondità diretta, l’avevamo studiata bene. Secondo me il Trapani ha fatto un’ottima partita, sicuramente nel primo tempo un po’ meglio, ma anche nel secondo tempo loro in favore di vento non hanno fatto nulla. La partita l’abbiamo fatta sempre noi, abbiamo giocato sempre nella loro metà campo, le occasioni le abbiamo avute noi. Ho visto una squadra molto intelligente e molto equilibrata. Ci hanno preso soltanto una volta in verticale a sinistra nostra difensiva nel primo tempo in un’imbucata. Io sono molto contento della prestazione e ringrazio i ragazzi perché dopo una prestazione del genere non si può dire nulla”.

Sull’atteggiamento del Trapani, diverso nelle ultime due partite. “Io penso che questa squadra, tranne 8-9 minuti di follia totale con il Crotone, abbia sempre fatto bene. È una squadra che, mi sembra, su sette partite in sei non abbia preso gol. Quindi quando una squadra non prende gol vuol dire che è una squadra compatta, una squadra che sa stare in campo. E crea, perché anche oggi… ripeto, noi anche oggi avevamo fuori tutti, insomma. Anche un cambio in panchina a un attaccante non avevo. Non avevo praticamente nulla perché avevamo tanti infortunati, tantissimi febbricitanti. L’aggressione c’è stata: venivamo sempre a correre in avanti, quando perdevamo palla correvamo anche dietro. Loro avevano due attaccanti che ci attaccavano costantemente la profondità, siamo stati bravi nell’accorciare quasi sulla linea di centrocampo. È normale poi che il risultato determini perché magari avessimo vinto sarebbe stata enfatizzata ancora di più la prestazione, contro una squadra che mi sembra che nelle ultime sette-otto partite non abbia preso gol tranne con l’Entella, non vorrei sbagliare. Noi sapevamo e dovevamo stare molto attenti perché poi quando giochi in casa è molto più difficile perché se prendi gol vai un po’ in fase d’ansia. Abbiamo fatto il primo tempo, adesso ci andremo a giocare il secondo tempo lì, partendo da un risultato di parità, quindi ci saranno eventualmente i supplementari, poi ci saranno i rigori, abbiamo più tempo per prepararla. Però è stata una squadra forse diversa da quella vista con il Crotone. Però, ripeto, col Crotone ci sono stati 7-8 minuti di amnesia totale, poi mi sembra sia stato sempre il solito Trapani”.

Come ha visto i neoacquisti Zak Ruggiero e Gennaro Anatriello? Soprattutto il secondo sembra aver accusato il peso dell’impegno. “Non è facile, noi abbiamo preso tanti giocatori che avevano due-tre allenamenti, poi magari cambi sistema di gioco, cambi modo di interpretare la gara, anche l’intensità degli allenamenti è diversa, e ci vuole un po’ di tempo. Zak è un giocatore che nell’ultimo periodo non aveva giocato con continuità, infatti alla fine ha accusato i crampi e sono stato costretto a sostituirlo. Ha fatto una buona partita, deve giocare un po’ più per la squadra perché in alcune situazioni ha giocato per sé stesso, ha giocato poco per la squadra. Ha recuperato dei palloni, ha fatto una buona gara. Magari col tempo capirà che quando recuperiamo palla in verticale dobbiamo andare subito in ampiezza, invece lui in tante giocate non ci ha fatto verticalizzare subito e ha giocato con la palla attaccata ai piedi. Però sono contento sia della prestazione sua che di quella di Anatriello, sono giovani, parliamo di 2004, è normale che magari un po’ di fase d’ambientamento ci voglia”.

Tanti innesti in questo Trapani. Quanto è importante prendere giocatori che conoscano il girone C? “È importante secondo me conoscere i giocatori. Noi abbiamo fatto una fase di svecchiamento della squadra, perché sono andati via tanti giocatori un po’ su d’età e sono arrivati tanti ragazzini, 2004, 2007, 2003, anche in fase prospettica. Non dimentichiamo che oggi avevamo Ciuferri con la febbre, fuori, avevamo Piovanello, io parlo degli attaccanti, quei funamboli che con questo blocco bassissimo del Rimini magari nell’uno contro uno avrebbero potuto metterlo in grande difficoltà, invece questi ragazzi erano tutti fuori. Io sono molto contento del mercato che abbiamo fatto: abbiamo preso tutti giovani di prospettiva, è normale che ci vorrà un po’ di tempo per amalgamarli, però secondo me abbiamo fatto delle scelte oculate”.

La partita di Sabatino. “Io rare volte vado nello spogliatoio, alleno da tantissimi anni, non lo dico altrimenti sembro ancora un po’ più vecchio, e do la mano a un calciatore. Oggi sono andato nello spogliatoio, ho fatto i complimenti ai ragazzi e gli ho dato la mano, perché vedere un giocatore del genere, all’alba dei 37 anni o al tramonto dei 36, perché se non erro è un ’88, fare una prestazione del genere ti riappacifichi col sentimento calcistico. Io penso che Sabatino debba essere un elemento trainante per i giovani: deve essere un modello perché un giocatore che a 38 anni fa quella prestazione, io non parlo della qualità della giocata, parlo dell’intensità, del recupero palla, dell’aggressione… sembrava un ragazzino di 20 anni”.

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. “È stata una bella partita. Noi abbiamo fatto secondo me un ottimo primo tempo, nel quale è mancato forse quel pizzico di qualità e magari abbiamo avuto troppa frenesia in quell’ultimo passaggio che ormai è un bel po’ di partite che non riusciamo a fare con qualità, però succede, è fisiologico. Noi sapevamo di venire qua a Trapani ad affrontare una squadra molto molto importante. Nonostante i tanti giocatori nuovi che sono arrivati, tutti giocatori comunque bravi, esperti, giocatori che è tanto tempo che giocano, con qualità, quindi sapevamo di affrontare una squadra difficile, in un campo difficile, ma i miei ragazzi sono stati veramente bravi a soffrire quel giusto che abbiamo sofferto, nel secondo tempo, nella parte centrale, quando loro hanno trovato le misure, ma credo che fondamentalmente usciamo con una prestazione importante da questa partita”.

Nel primo tempo partita giocata a viso aperto, poi il Rimini si è chiuso. “Ma io ai ragazzi ho detto di non fare calcoli nella prima partita perché poi si pensa a un qualcosa a cui non bisogna pensare. Noi l’abbiamo affrontata come fosse una partita secca. È anche vero, che come dicevo prima, la rosa del Trapani ora è una rosa molto molto importante, con giocatori, tra l’altro conosco più di qualcuno, e so il potenziale che ha questa squadra. Con tanti giocatori cambiati nell’ultima sessione di mercato è normale faccia un po’ più di fatica ad amalgamarli. Ecco perché faccio un elogio ai miei ragazzi, perché venire qua non è facile, perché comunque abbiamo sempre cercato di giocare palla a terra, perché sapevamo che mettendo queste palle sopra loro erano molto bravi nel gioco aereo, ci facevano giocare anche sporchi, quindi gli ho detto: con coraggio, affrontiamo questa squadra a viso aperto. Poi è normale che il Trapani ti può prendere anche un po’ di campo e ti costringe a metterti un po’ chiuso negli ultimi 40-50 metri, era fisiologico e lo sapevamo. Poi non abbiamo sofferto più di tanto, a parte qualche calcio piazzato e un angolo in cui loro, se non erro, di testa una volta Lescano e non so l’altro chi sia stato, su un tiro centrale, ma nulla di che. Non ho visto grande sofferenza da parte della mia squadra”.

È più il rammarico per non aver sfruttato il momento in cui avete potuto attaccare a favore di vento, in avvio di ripresa, o il sospiro di sollievo per non aver subito gol? “Il gioco del calcio è fatto d’intensità, di giocatori che fanno un certo tipo di lavoro in mezzo al campo ed è fatto soprattutto di qualità. E la qualità ti fa fare la differenza. Quando hai una squadra intensa, che va a fare un grande lavoro, soprattutto in non possesso palla, è normale che sprechi tante energie. Quella qualità ti permette nel momento in cui hai la palla negli ultimi 20 metri è un qualcosa d’importante perché non è che devi creare dieci palle gol, ne bastano 4-5. Noi ne abbiamo avuta una con Parigi, se non erro: palla a terra siamo arrivati sull’esterno a mettere questa palla dentro, che se Parigi ci crede, mi sa che l’abbia toccata, se ci fosse andato più convinto quella è una grande occasione da gol. Quello è l’episodio che ti cambia l’inerzia della partita. È normale che questa squadra nell’ultimo periodo sta dimostrando anche segni di maturità e di crescita, perché non perdi, se non erro sono quattro partite che finiscono 0-0, non si vince, ma questa squadra non piglia gol. Quindi sotto quell’aspetto sta crescendo tanto. Poi arriverà anche il momento in cui fai mezzo tiro in porta e fai gol, e vinci la partita. Ma ci sta, il calcio è fatto anche di questo. A volte, è già successo, fai una grande partita, crei tante occasioni, non fai gol, all’ultimo può succedere di tutto, la perdi e poi veramente rimani con l’amaro in bocca. Io devo dire solo bravi ai ragazzi perché ancora una volta stasera hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia e una cosa molto importante: un’unione di gruppo. Ripeto, venire qua a Trapani non era facile stasera”.  

Coppa Italia Serie C: Trapani-Rimini 0-0, il dopogara

Alessandro De Vitis, difensore Rimini F.C. “È stata una partita piena di agonismo. L’andata di una semifinale è sempre una partita delicata, perché comunque si sa che c’è anche la partita di ritorno, ma il nostro pensiero era quello di venire qua a fare una grande partita, e penso che possiamo essere soddisfatti perché abbiamo giocato con grande maturità, abbiamo creato gioco nel primo tempo, nella prima mezzora secondo me abbiamo fatto un’ottima partita, e anche all’inizio del secondo tempo, giocando palla a terra, venendo fuori anche da situazioni di pressing del Trapani in maniera molto pulita e ordinata, quindi siamo contenti. Peccato sia mancata un po’ la zampata, il guizzo, negli ultimi metri. Però, d’altro canto, abbiamo subito poco. Quindi è stata una partita direi abbastanza equilibrata, contro una squadra molto fotte. Condizioni del campo, vento, è stata una partita particolare che penso abbiamo interpretato da squadra matura, in maniera corretta”.

Quanto è importante questo pareggio esterno in ottica della gara di ritorno? “È importante perché ci permette di giocare il ritorno a casa nostra con il supporto dei nostri tifosi, già oggi abbiamo visto la presenza di tanti nostri tifosi, che hanno fatto una trasferta lunga, quindi a loro va il nostro plauso e i nostri ringraziamenti. È ancora tutto aperto e siamo confidenti che possiamo fare un’ottima partita di ritorno, e abbiamo visto oggi che ce la possiamo giocare a viso aperto contro una squadra costruita per avere ambizioni di promozione, sappiamo tutti che il Trapani è stato costruito, e tutt’ora a gennaio si è rinforzato, per fare un campionato di vertice e fare qualcosa d’importante, ma abbiamo dimostrato di non essere assolutamente inferiori a loro”.

Che impressione le ha fatto il Trapani? “Il Trapani mi ha fatto un’ottima impressione, è una rosa costituita da tante individualità importanti per la categoria. Penso che siano pericolosi in tutte le zone del campo. Soprattutto davanti sapevamo benissimo che c’era un rifermento offensivo come Lescano, sul quale bisogna avere doppia attenzione perché sappiamo che in area di rigore è un attaccante molto molto forte, ma non è “Lescano dipendente” il Trapani, ci sono tanti buoni giocatori e quindi sapevamo che sarebbe stata una partita dura, ma penso che ci sia la consapevolezza da parte della squadra. Insomma, c’è ottimismo per il ritorno, possiamo fare un’ottima partita, come abbiamo fatto secondo me per gran parte del tempo oggi”.

Gennaro Anatriello, attaccante del Trapani. Quali sono le sue sensazioni nell’arrivare a Trapani? “È davvero un onore stare qui, in questa piazza importante, con obiettivi ben precisi, che sappiamo. Già mi sono trovato bene nello spogliatoio, i ragazzi sono tutti ottimi ragazzi”.

È un attaccante per caratteristiche complementare a Lescano. “Siamo quasi l’opposto: lui è un attaccante di peso, io riesco a girare intorno. Oggi era una partita difficile, anche il vento non ci ha aiutato molto. Non abbiamo preso gol, poi arriverà il suo gol e anche il mio”.

Sull’occasione non sfruttata nel primo tempo, la più nitida della partita. “L’ho vista all’ultimo perché il difensore l’ha quasi lisciata e ho aperto troppo il piattone, però avrei potuto fare meglio”.

Adesso, per la prossima di campionato, ci sarà la Juventus. “Sicuramente sarà una partita difficilissima, loro sono in un ottimo periodo, però noi dobbiamo continuare così, essere aggressivi, correre in avanti. Oggi la partita l’abbiamo fatta noi, gli abbiamo concesso un solo tiro, il gol arriverà prima o poi, l’importante ora è non subirlo”.