Sabato 25 gennaio inaugura la pista ciclabile di San Vito
Sabato 25 gennaio dalle 11,30 l’inaugurazione del nuovo tratto della pista ciclabile di San Vito, che completa il collegamento tra la frazione e il capoluogo costeggiando via San Vito fino a raggiungere piazza Fratelli Rosselli. Sarà svelata anche una targa in memoria di Roberto Moretti, assessore comunale ai Lavori pubblici dal 2011 al 2013 che si adoperò per la realizzazione della ciclabile. Dopo il ritrovo presso la piramide informativa che si trova all’inizio del nuovo tratto ciclopedonale, si svolgeranno i saluti istituzionali e il taglio del nastro, seguito da una passeggiata lungo la nuova pista ciclabile conclusa con un momento conviviale offerto dalla Pro Loco di San Vito.
All’inizio del percorso, inoltre, verrà inaugurata una targa dedicata alla memoria di Roberto Moretti, originario di San Vito e assessore comunale ai Lavori pubblici dal 2011 al 2013, che nel corso del suo mandato si adoperò con grande impegno per avviare la progettualità che ha portato alla realizzazione della ciclabile. Il nuovo percorso ciclopedonale ha una lunghezza complessiva di circa un chilometro, con un primo tratto di 550 metri sul lato del fiume Uso a partire dalla fine del percorso esistente che collega la frazione con il centro: in questo caso la superficie è realizzata in calcestruzzo drenante per consentire all’acqua di raggiungere le radici degli alberi presenti lungo il percorso.
Dopo l’attraversamento ciclo-pedonale illuminato all’altezza di via del Rovo, la pista prosegue con un secondo tratto di circa 400 metri in asfalto sul lato opposto fino a via don Sturzo. Oltre a raggiungere l’attraversamento di fronte alle scuole e piazza Fratelli Rosselli, il percorso continua anche per altri 150 metri lungo la stessa via don Sturzo, fino a raggiungere l’area verde esistente che verrà successivamente attrezzata. Realizzato nell’ambito di un accordo pubblico-privato del Piano operativo comunale (Poc) 1, il completamento della pista ciclabile ha richiesto un investimento di circa 650mila euro a carico del privato.