Rimini prima località balneare d'Italia: 14,5 milioni dall'imposta di soggiorno
Da un lato l’aggiornamento delle tariffe entrato in vigore ad inizio 2024 ma dall’altro anche un aumento delle presenze turistiche. Due aspetti che insieme hanno portato il comune di Rimini ad incassare lo scorso anno 14,5 milioni di euro di imposta di soggiorno rispetto ai 10,5 milioni del 2023 e ai 13,7 indicati nel bilancio di previsione. Numeri che portano Rimini ad essere la prima località balneare italiana per incassi generati da imposta di soggiorno e figurare nella top ten assoluta stilata dal Sole 24 Ore insieme a città come Roma, Milano, Firenze, Venezia, Napoli e Bologna. I pernottamenti dichiarati ai fini dell’imposta nell’intero 2024 (imponibili + esenti) sono stati pari a 7.242.295, +7,6% rispetto all’anno precedente. Un incremento, spiega l’amministrazione, derivante da una primavera col record di presenze, un’estate di tenuta piena e un forte aumento del mese di novembre legato al successo di Ecomondo. Aspetti, evidenzia sempre il comune, che fanno del 2024 l’anno col miglior risultato in termini di pernottamenti dal pre covid in poi e molto vicini al 2019 quando ancora era predominante il peso del turismo russo ora azzerato. I proventi dell’Imposta di soggiorno, come più volte spiegato dal sindaco Sadegholvaad, saranno investiti per sostenere grandi eventi, cura del verde, trasporto pubblico locale ma soprattutto campagne promozionali con una particolare attenzione ai mercati internazionali e il coinvolgimento dell’aeroporto Fellini.