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lunedì 27 gennaio 2025
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Calcio Serie C

Rimini-Lucchese, Buscè: "È una partita-trappola. Affrontiamo una squadra viva"

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
ven 17 gen 2025 12:20 ~ ultimo agg. 18 gen 17:05
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Reduce da due trasferte sui campi della capolista Virtus Entella e del Pescara, terza forza del campionato, che hanno portato un punto nelle casse biancorosse, il Rimini fa il suo esordio nel 2025 al “Romeo Neri” ospitando la Lucchese, quart’ultima in classifica con i suoi 19 punti (i romagnoli sono ottavi a quota 30), reduce da due sconfitte consecutive a Gubbio (3-1) e con la Spal (2-3) e che non vince dal 25 novembre (2-1 con il Pontedera).

All’andata, il 16 settembre al “Porta Elisa” di Lucca, finì 2-2, con il Rimini che si fece rimontare due gol (quelli realizzati da De Vitis al 3′ del primo tempo e Cernigoi al 3′ della ripresa) dalle reti rossonere di Costantino al 5′ della ripresa e Quirini a cinque minuti dal 90°.

Calcio d’inizio di Rimini-Lucchese sabato alle ore 17:30.

“Noi in queste partite abbiamo giocato contro squadre importanti, Entella e Pescara – attacca l’allenatore del Rimini F.C., Antonio Buscè, alla vigilia –, quindi due partite molto molto dure da affrontare, due squadre forti, abbiamo fatto un grande sforzo fisico e anche mentale, perché poi quando giochi contro queste squadre devi sempre cercare di essere più concentrato, più attento, e con il Pescara è stata una partita di quelle davvero toste, e abbiamo portato a casa un punto molto molto molto importante. Detto questo, indipendentemente dalla classifica, sappiamo di affrontare una patita molto difficile. Sono quelle squadre che ti danno comunque filo da torcere. Io la classifica sinceramente la guardo poco, anche perché poi è meglio per certi versi non guardarla. Affrontiamo una squadra che secondo me ha fatto un’ottima prestazione anche nell’ultima partita: dal 2-0 al 2-2, poi ha preso gol quasi alla fine con la Spal (è finita 3-2 per gli estensi, ndr). È una squadra che è viva, nonostante possa avere qualche problematica di società e tutto il resto che si sente dire in questi giorni. Ma io l’ho detto anche ai ragazzi: sappiamo di affrontare una squadra che verrà qua a renderci la vita molto molto difficile. Sono quelle partite particolari, io le chiamo “partite-trappola”, dove ci sono notizie che arrivano di tutti i tipi, con il mercato di mezzo e tutto il resto, si rischia di avere poi delle brutte sorprese. Sotto questo aspetto credo che i ragazzi abbiano capito che è una partita molto delicata e molto particolare. Noi dobbiamo andare comunque sempre spensierati, senza pensare ad altro, che non ci porta a nulla, noi dobbiamo pensare a noi stessi, a quello che dobbiamo fare, per portare risultati positivi a casa bisogna lavorare in un certo modo, non come abbiamo fatto per certi versi con l’Entella, per i gol che abbiamo preso, ma come a Pescara. Poi sai l’episodio al 95′ ti è andato a favore, ma te lo sei creato perché l’approccio è stato diverso, è stata una partita giocata in maniera diversa, con sacrificio e con lo spirito di gruppo che questa squadra deve avere e che ha avuto sempre dall’inizio dell’anno”.

Certo, con il recente cambio di proprietà, in questo momento la Lucchese sembra un cantiere aperto. “Non credo a nulla, perché poi in campo vanno i giocatori, non ci vanno né i dirigenti né il presidente o compagnia bella; vanno i giocatori, che vogliono fare bella figura, vogliono fare la partita e vogliono farti fare brutte figure perché magari ci mettono qualcosa in più. È molto difficile entrare nella testa dei giocatori che vanno ad affrontare determinate partite. Però credo, come ho detto prima, che il mio gruppo sia molto attento a questo, quindi pensiamo a noi, non pensiamo a tanti problemi che non ci competono. Anche noi abbiamo qualche problema e dobbiamo pensare soprattutto a noi stessi, a quello che bisogna fare contro la Lucchese domani”.

Cosa dovrà fare il Rimini per avere la meglio sui toscani? E, dato che mercoledì sarete poi impegnati a Trapani nella semifinale d’andata della Coppa Italia di Serie C, cambierà qualcosa? “Non mi interessa ora della semifinale di Coppa Italia, perché anche se ce l’abbiamo fra pochissimi giorni, per me la partita, non una partita, è domani. Per me e per i nostri giocatori. Il gruppo deve viaggiare solo pensando a una competizione alla volta. Domani noi abbiamo la competizione più importante che è la partita con la Lucchese. Alla Coppa di mercoledì penseremo post Lucca, però questa settimana non ho minimamente accennato alla partita di Coppa Italia perché è qualcosa che non mi interessa ora. Il presente per me si chiama Lucchese e la partita da affrontare è domani, la partita, non una partita. I ragazzi hanno capito il messaggio perché questa settimana hanno fatto una buonissima settimana, anche stamattina nella rifinitura ho visto i ragazzi tutti sull’attenti. Per me è importante questo. E domani devono fare una partita, come ho sempre detto, spensierati, senza pensare a nulla, pensando solo a noi stessi e pensando a sbagliare il meno possibile”.

Rimini-Lucchese, la vigilia di Antonio Buscè

Sui due nuovi acquisti. “Sono arrivati Gagliano e Conti, che possono darci sicuramente una mano. Uno è propenso all’attacco, Gagliano, giocatore che vuole rimettersi in gioco alla grande, Conti è un centrocampista di quantità, di corsa, un ragazzo giovane, l’ho già incontrato in Primavera, un ragazzo a modo. Con tutti e due ho avuto modo di parlare e hanno grande disponibilità per mettersi in gioco in questo gruppo. Già l’approccio è positivo, è un approccio importante. Siamo al punto giusto”.

Chi mancherà domani? “Mancano Cernigoi e Gorelli, sappiamo tutti perché, manca Lepri per squalifica, manca Brisku, che ha quel problema alla spalla, manca Falbo per un problema muscolare e manca Cioffi, che da due giorni ha febbre alta, sintomi influenzali importanti, e non farà parte della partita”.

Mercato chiuso per il Rimini, anche in uscita? “Io, l’ho detto più di una volta, ho piena fiducia nella società, che ha preso giocatori che ci possono dare una mano. Credo che qualsiasi cosa farà il direttore lo farà con il buonsenso di portare, se ce ne fosse bisogno, qualche pezzo per dare una mano ai ragazzi, non per fare un’operazione che fondamentalmente non ti serve. Se qualcuno andrà via, ma non per scelta mia, per scelta dei giocatori o della società, non è un problema che mi compete. Io devo fare l’allenatore, io non faccio il direttore, non faccio il mercato, non faccio niente che possa essere associato a questo. Io penso solo ad allenare i ragazzi e quello che ho alleno, cercando di farlo nel migliore dei modi”.

I CONVOCATI IN CASA RIMINI F.C.

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