Rimini-Lucchese 0-0, il dopogara
Le dichiarazioni al termine di Rimini Lucchese 0-0 (leggi notizia).
Emiliano Testini, allenatore Lucchese 1905. “Sicuramente un ottimo punto. Venivamo da due risultati purtroppo negativi pur avendo giocato due partite importanti, oggi siamo riusciti a venire fuori con un punto, facendo una prestazione di grande spessore sotto l’aspetto caratteriale ed emotivo dei ragazzi. Non era semplice, però credo la squadra abbia fatto molto bene sia sotto l’aspetto tattico che tecnico, è riuscita a mettere in difficoltà un Rimini che ha dimostrato fino ad oggi di essere una squadra veramente ostica per tutti. Quindi veniamo fuori da qua con un risultato che ci fa ben sperare, dobbiamo continuare a lavorare, la strada è ancora lunghissima però non ci dobbiamo abbattere, dobbiamo continuare su questa strada”.
Avete avuto anche una doppia opportunità in apertura di ripresa con Saporiti, ma Colombi ha respinto entrambe le conclusioni del vostro attaccante. “Sì, Colombi ha fatto un miracolo: è stata una palla clamorosa, se magari fossimo andati in vantaggio probabilmente sarebbe stata poi un’altra gara. D’altronde è così, oramai è andata e guardiamo avanti, anche se c’è il rammarico che sarebbe potuta andare diversamente”.
Soddisfatto comunque di questo punto? “Sì, visto il momento, vista la situazione, la squadra ha tirato fuori una prestazione importante, quindi guardiamo alla prestazione e guardiamo al punto, che comunque sia in questo momento era importante da fare”.
Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. Il Rimini non vince in campionato da cinque partite (quattro pareggi e una sconfitta, a Chiavari con l’Entella). “In effetti ci siamo un po’ inceppati, però rispetto al girone d’andata abbiamo un punto in più. Nonostante qualche difficoltà nel fare gol comunque teniamo botta. Stasera nel primo tempo secondo me si sarebbe potuto fare meglio, nel secondo tempo i ragazzi hanno avuto comunque una buonissima reazione. Se si pensava che la Lucchese arrivasse qua, l’ho detto anche ieri ai ragazzi, con qualche problema a livello societario, i ragazzi della Lucchese sono venuti qua a fare la partita, da professionisti, anzi quando ci sono dei problemi un gruppo si rafforza ancora di più, quindi io ero consapevole che loro sarebbero venuti a fare una partita importante contro di noi, e che ci avrebbero reso la vita difficile. Ci sono tante difficoltà quando affronti queste squadre che poi si chiudono, magari ti manca un po’ di brillantezza, ti manca un po’ la qualità dell’ultimo passaggio, negli ultimi 20 metri, tant’è vero che stasera abbiamo sbagliato tantissimo quando arrivavamo nella trequarti avversaria. Quindi loro stando lì poi ripartivano e alla fine ci mettevano in grandi difficoltà. Però eravamo consapevoli di questo. Ho sempre detto che quando non puoi vincere assolutamente non devi sbragare, non devi andare a disunirti, a trovare squilibrio, perché poi hai delle brutte sorprese, ti basta un episodio e ti ritrovi a perdere la partita”.
Male nel primo tempo, meglio nella ripresa. “Ho visto anch’io la squadra un po’ pesante nel primo tempo, ma soprattutto a livello mentale, poi è normale, c’è anche qualche giocatore un po’ stanco, non brillante. È normale che possa succedere, è fisiologico, io me l’aspettavo un periodo del genere. Quello che posso recriminare un po’ è il primo tempo, nel quale la squadra ha fatto poco, nel secondo tempo come atteggiamento, come spirito, la squadra ci ha provato. A parte pronti via l’occasione per la Lucchese, sulla quale è stato bravo Colombi, abbiamo sempre cercato di fare la partita, abbiamo alzato l’intensità e abbiamo avuto anche qualche occasione, se non ricordo male una palese di Parigi, praticamente il portiere non c’era quasi in porta, sono quelle situazioni in cui se ti va la palla dentro e fai gol ti sblocchi anche a livello mentale. Però non ci dimentichiamo che questa squadra tiene botta, non molla, cerca sempre di portare a casa il risultato pieno, a volte non ci riusciamo, non ci stiamo riuscendo in quest’ultimo periodo, ma stiamo facendo secondo me un campionato molto molto importante. Poi, ripeto, c’è sempre da migliorare, c’è sempre da fare meglio, però credo che a questi ragazzi si possa poco o dire niente sotto l’aspetto dell’impegno, del sudare la maglia, ma anche del risultato, anche se sono cinque partite che manca la vittoria”.
Nella ripresa hanno fatto il loro esordio in biancorosso i neoacquisti Conti e Gagliano. “Sono due giocatori che sono venuti qui a darci una mano, si sono messi a disposizione dal primo giorno che sono arrivati, proprio con il giusto impatto a livello mentale, ho visto ragazzi disponibilissimi. Stasera ho fatto fare uno spezzone di partita a tutti e due: Conti bene, propositivo, ha dato un po’ di vivacità in mezzo al campo, e Gagliano anche lui ha avuto quelle due occasioni nel giro di pochi minuti, non ha ancora tanti minuti nelle gambe, ci siamo parlati ed è normale che deve acquistare un po’ la forma fisica. Però credo che quando uno ha la disponibilità mentale al sacrificio e nel mettersi subito a disposizione… credo che il ragazzo si adatterà subito all’intensità che abbiamo noi e a inserirsi nel gruppo”.
Una squadra in difficoltà come la Lucchese forse sarebbe stata da aggredire fin dai primi minuti, invece il Rimini ha fatto il contrario, uscendo alla distanza. “Nel primo tempo ci siamo un po’ adeguati, forse è stato più un blocco mentale, la paura. Queste squadre non è che vadano a giocare sui campi, con tutti i problemi che possono avere, e ti regalano le partite perché magari pensano a chissà che. Anche ieri ho detto: sono i giocatori che vanno in campo, non sono le società, non sono i dirigenti, non sono i direttori, non sono i presidenti. La Lucchese ha dei giocatori importanti, due su tutti: Quirini e Saporiti per quel che leggo sono sulla bocca di tutti. Due giocatori molto molto bravi. Ha anche giocatori esperti, di categoria, non è l’ultima arrivata la Lucchese, anche se la classifica è un po’ deficitaria. Però io credo che la Lucchese darà del filo da torcere a tutti. Lo abbiamo visto anche con la Spal, da 0-2 a 2-2, vuol dire che è una squadra che non molla, poi ha preso gol negli ultimi minuti, però è una squadra che tende a giocare, tende a dare fastidio a tutti gli avversari, nonostante le problematiche. Detto questo, il rammarico c’è. Rammarico fino a un certo punto perché, ripeto, la Lucchese è venuta qua a fare la partita e abbiamo rischiato anche di subire. Nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio rispetto al primo tempo, cercando di creare qualche situazione per potere andare a fargli del male, non ci siamo riusciti. Può darsi che, com’è successo tante volte, subiamo il gol e poi magari ci ritroviamo qua a leccarci le ferite perché poi non si è portato a casa nemmeno il minimo indispensabile. Muovi la classifica, fa sempre un po’ morale, rispetto a quanto è successo qualche volta, con la Spal in casa o con la Vis Pesaro, che magari fai la partita, grande prestazione, però fondamentalmente non porti a casa niente. Bisogna guardare anche a questo: la classifica la muovi, fai un passettino in avanti, e magari a volte ti succede che la perdi, com’è successo a noi. Questa volta abbiamo portato a casa il minimo indispensabile”.
Non è preoccupato per i risultati dell’ultimo periodo, è invece preoccupato per questa involuzione dal punto di vista della produzione offensiva che è sotto gli occhi di tutti? “È fisiologico, ci siamo un po’ inceppati, ma si fa un po’ più fatica perché magari siamo in un periodo meno brillante. Anche perché questa squadra sotto l’aspetto dei numeri: dell’intensità, delle corse che i ragazzi vanno a fare in campo, del chilometraggio che fanno questi ragazzi, ha numeri molto molto importanti. È normale, qualche giocatore è un po’ più stanco, è meno brillante, e magari si fa più fatica. Ma ci sta, io mi aspettavo questo periodo. Ripeto, quando si va ad inceppare il meccanismo in determinati periodi bisogna portare a casa il più possibile. Questa squadra fa fatica a perdere, però alla fine portiamo a casa il pareggino, che va bene, fa morale, perché poi queste partite se le perdi ti rimangono sul groppone e fai fatica a smaltire”.
Francesco Conti, centrocampista del Rimini, all’esordio. Che sensazioni ha provato? “Tutte positive, fin dal primo giorno che sono venuto qua ho trovato un gruppo fantastico, disponibile, tutti ragazzi che lavorano giornalmente per migliorarsi, alla fine è quello che cerca la società ed è quello che cercavo io. Appena è arrivata questa chiamata non ci ho pensato un secondo. L’obiettivo è sempre quello di dare una crescita a questo percorso e quale piazza migliore se non questa?! Penso sia un orgoglio di qualsiasi giovane essere disponibile in una squadra blasonata come questa. Solo sensazioni positive. Per quanto riguarda la partita di oggi sono molto contento, la prima cosa che mi ha chiesto il mister fin dal primo giorno è la disponibilità e soprattutto la serenità, che penso sia la parte più importante nel percorso di un giovane che si ritrova al primo anno a questi livelli. Peccato perché la prestazione è stata molto buona, ci è mancato il gol, però penso che a livello di solidità non abbiamo nulla da rimproverarci”.
Nel ruolo in cui gioca è necessario avere sia quantità che qualità. Sente di avere più qualità o più quantità? “Io mi reputo un ragazzo che lavora giorno per giorno per cercare di equilibrare sia qualità che quantità. Fino ad ora sono molto contento, penso che in questo momento devo migliorare soprattutto sotto l’aspetto quantitativo, quindi cercare di avere 90 minuti in modo da aiutare la squadra al massimo”.
Christian Langella, centrocampista del Rimini. Come commenta questo 0-0? “Con un po’ di amarezza, sicuramente non è il risultato che volevamo. Volevamo vincere la partita e riprendere il nostro cammino verso la vittoria, visto che ci manca in campionato da cinque partite. C’è amarezza. D’altro canto, adesso è andata e dobbiamo pensare a mercoledì, quando ci sarà una partita molto importante, e quindi adesso le nostre energie le dobbiamo concentrare tutto su questo”.
Come mai siete stati così poco propositivi nel primo tempo? “Sicuramente abbiamo fatto meglio nel secondo tempo rispetto al primo, nel primo siamo stati un po’ lenti, poco coraggiosi. Non è stato un bel primo tempo. Nella ripresa abbiamo avuto più coraggio, più personalità e abbiamo creato qualche occasione, che magari con un po’ più di fortuna sarebbe potuta andare dentro. Poi comunque sono partite in cui le squadre stanno tutte chiuse, quindi bisogna stare attenti anche a non regalare troppe ripartenze perché poi rischi di perderla quando potresti vincerla. Però, ripeto, noi volevamo vincerla”.
Ultimamente manca qualcosa in termini di qualità davanti. Cos’è cambiato rispetto a prima della sosta e pensa che ci sia qualcosa di più rispetto alla stanchezza? “Al di là della stanchezza, che magari hanno tutti, secondo me sono momenti. Prima della sosta creavamo tante occasioni e riuscivamo a fare più gol, adesso è un momento in cui stiamo facendo più fatica. Comunque dopo la sosta abbiamo incontrato Entella e Pescara, che sono le prime due, e adesso abbiamo incontrato la Lucchese. Ci può stare. Chiaramente dobbiamo cercare di migliorare l’ultimo passaggio, il cross. Anche oggi siamo arrivati tante volte sul fondo e abbiamo sbagliato il cross. Queste cose le dobbiamo migliorare perché ci possono portare a fare più gol”.