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Registra l’audio del loro rapporto sessuale per ricattarla, condannato per stalking

il corridoio del tribunale di Rimini

E’ stato condannato a un anno e sei mesi per il reato di stalking, oltre a risarcire la parte civile con 2mila euro, mentre è stato assolto dalla più grave imputazione di violenza sessuale perché il fatto non sussiste. E’ la sentenza di primo grado emessa dal tribunale collegiale di Rimini nei confronti di un 50enne residente a Cattolica che non riusciva a rassegnarsi alla fine della relazione con quella che nel frattempo era diventata la sua ex compagna. La donna, dopo una prima rottura, gli aveva concesso una seconda occasione, salvo poi pentirsene a causa dell’ossessiva gelosia del uomo, che durante uno dei loro ultimi rapporti sessuali, avvenuto in maniera del tutto consenziente, aveva registrato di nascosto l’audio di quel momento intimo.

Resosi conto che questa volta la loro storia era davvero finita, il 50enne aveva iniziato a minacciare la ex di diffondere l’audio di quel rapporto alle persone a lei più vicine, tra cui il nuovo compagno. Gli atti persecutori, che sono consistiti anche in pedinamenti, appostamenti fuori dal posto di lavoro della donna e dalla sua abitazione, continue telefonate e messaggi, avevano spinto il pubblico ministero Davide Ercolani a chiedere nel marzo del 2022 la misura cautelare del carcere per il 50enne, poi concessa dal gip Vinicio Cantarini.

Per lo stalking il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 3 anni, mentre per la presunta violenza sessuale l’assoluzione. Il difensore dell’imputato, l’avvocato Angelo Gencarelli, ha preannunciato il ricorso in Appello.

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