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Economia Politica

Pubblici esercizi e mercati, un bando e un appello. Gli impegni della Regione

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 28 gen 2025 16:32
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Un nuovo bando per dare contributi ai Comuni e proseguire così nella realizzazione degli hub urbani e di prossimità. E un appello al Governo perché nelle linee guide per l’esercizio del commercio su aree pubbliche sia riconosciuto il ruolo delle Regioni, che hanno competenza esclusiva in materia, come primi interlocutori territoriali. Sono i primi due dossier portati avanti dall’Emilia Romagna sul commercio, considerato un asset strategico per lo sviluppo delle città e dell’intero territorio regionale.

Per quanto riguarda il primo punto, nel 2024 sono già 37 gli studi di fattibilità per gli hub urbani e di prossimità finanziati dalla Regione. Il nuovo bando 2025 intende sostenere ulteriori amministrazioni locali nella redazione degli studi di fattibilità per l’individuazione e l’analisi delle aree da candidare nei territori in cui commercio e pubblici esercizi sono chiamati a svolgere un ruolo centrale per l’erogazione dei servizi.

Dall’altro lato è fondamentale riconoscere il ruolo delle Regioni all’interno delle linee guida per l’esercizio del commercio nelle aree pubbliche, documento ora al vaglio tecnico della Conferenza Unificata, che costituiranno poi la cornice di riferimento per i Comuni che dovranno svolgere le procedure di evidenze pubblica relative alle aree mercatali.

Mantenere in salute tessuto socio-economico dei nostri centri urbani è vitale per il benessere delle comunità– affermano il presidente, Michele de Pascale, e l’assessora regionale a Sport, Turismo, Commercio, Roberta Frisoni. Per questo daremo sostegno ai Comuni per una piena attuazione della legge regionale del Commercio attraverso la creazione degli hub. Ma è fondamentale anche fare sì che nella riforma sulla disciplina delle aree pubbliche in esame della conferenza Stato-Regioni, il Governo riconosca il ruolo imprescindibile delle Regioni che hanno una competenza specifica riconosciuta dalla Costituzione sulla materia del commercio e che nel loro insieme, fino ad oggi, hanno svolto un compito fondamentale nel renderne omogenea l’applicazione sul territorio nazionale.   Un negozio che spegne la sua insegna è una perdita per tutti i cittadini. Ma non solo. Il commercio è il cuore pulsante della nostra vita quotidiana e di relazione. Abbiamo bisogno di sostenere la rete dei negozi e le piazze dei mercati dell’Emilia-Romagna che mantengono ed esprimono l’identità e la riconoscibilità dei nostri paesi e città”.


Gli hub urbani e di prossimità

Uno dei primi obiettivi della Regione è dare piena attuazione alla legge per lo sviluppo del commercio e la qualificazione della rete commerciale e distributiva.

Provvedimento che, riconoscendo al commercio e ai pubblici esercizi un ruolo di primo piano per lo sviluppo dell’economia urbana, ha innovato gli strumenti per il rilancio del commercio introducendo una nuova misura per lo sviluppo degli hub urbani e di prossimità: aree che si trovano rispettivamente al centro delle città, dei comuni, dei territori, in cui commercio e pubblici esercizi sono chiamati a svolgere un ruolo centrale per l’erogazione dei servizi.

Quest’anno verrà emanato nuovo bando per la concessione di contributi ai Comuni per la redazione di studi di fattibilità per l’individuazione e l’analisi delle aree da candidare ad hub urbani e di prossimità;  contestualmente si procederà ad approvare un primo elenco di hub riconosciuti e si approveranno i criteri per la concessione dei contributi per lo sviluppo degli hub riconosciuti: verranno sostenuti, con interventi volti ai soggetti pubblici e privati, le azioni per la riqualificazione degli spazi e della loro accessibilità, lo sviluppo innovativo e sostenibile delle imprese, la promozione delle attività, in stretta relazione con le strategie delle città e dei territori.

Aree di mercato

Un altro elemento di attenzione è il sostegno e il rilancio del commercio su aree pubbliche.  La Regione intende proseguire nell’assegnazione di contributi per la qualificazione delle aree mercatali, anche nell’ambito dello sviluppo degli hub urbani e di prossimità.

Su questo settore è attualmente  attenzionato dalla Regione l’iter che deve portare all’approvazione delle Linee guida per l’esercizio del commercio su aree pubbliche da parte del Ministero (art. 11 legge 214/2023).

C’è certamente urgenza di portare a termine quanto prima la riforma della disciplina del settore per consentire ai Comuni di avviare le evidenze pubbliche di loro competenza, ma non si può prescindere dal riconoscimento di un ruolo attivo delle Regioni – come primi interlocutori territoriali – nella declinazione delle linee guida, considerando la loro competenza esclusiva in materia.

Il documento, redatto dal Ministero, è ora al vaglio tecnico della Conferenza Unificata al fine di siglare l’intesa dopo il confronto tra Regioni, Ministero e Anci nazionale. L’Emilia-Romagna, in piena condivisione con le altre Regioni, ha presentato alcune proposte emendative che, nel rispetto dell’ordinamento europeo, possano dare il giusto riconoscimento all’esperienza maturata agli operatori uscenti, pur non precludendo l’ingresso al settore di nuovi operatori e che vadano nella direzione della qualità dell’offerta e dell’innovazione dei servizi, in un ragionamento complessivo volto anche a uniformare i criteri sul territorio nazionale, per garantire pari trattamento agli operatori e per un concreto supporto ai Comuni che dovranno emanare i bandi.