newsrimini.it

Maestro di karate travolto sulla via Emilia, condannato l’investitore

il terribile incidente sulla via Emilia

Un anno di ricovero, venti interventi chirurgici e la perdita della funzionalità della gamba sinistra. E’ il calvario vissuto da Jody Ciotti – all’epoca dei fatti allenatore riminese della nazionale giovanile di karate – dopo il tremendo incidente avvenuto sulla via Emilia, a Santa Giustina, la sera del 26 ottobre 2018.

Ciotti, che oggi ha 47 anni, viaggiava in sella alla sua Harley Davidson verso Santarcangelo quando un’Audi A4, che procedeva nella direzione di marcia opposta, condotta da un 37enne albanese, svoltò a sinistra per immettersi in un’area privata senza dare la dovuta precedenza. Nonostante il maestro di karate viaggiasse entro i limiti di velocità previsti in quel tratto, l’impatto fu devastante. Il conducente albanese, come è poi emerso nel corso del processo, prima dell’arrivo della polizia Locale arretrò il veicolo di almeno quattro metri in modo da ricondurlo all’interno della propria corsia e nascondere così le proprie responsabilità.

Determinanti, per ristabilire la verità dei fatti, sono state le foto scattate da un passante nell’immediatezza dell’incidente. L’uomo, afferrò da terra il cellulare di Ciotti, fotografò il luogo del sinistro e la disposizione dei mezzi, e poi consegnò il telefonino al maestro di karate prima che venisse trasportato d’urgenza in ospedale: “Tienilo stretto, qui c’è tutto quello che ti serve”, gli disse il passante.

Al termine di un processo durato oltre cinque anni, nel quale Ciotti e la sua famiglia sono stati rappresentati dagli avvocati Marco e Monica Lunedei e Alfredo Andrea Scifo, il Tribunale di Rimini ha accertato l’esclusiva responsabilità dell’automobilista albanese, condannato a due anni e due mesi di reclusione e alla revoca della patente di guida per lesioni stradali gravissime e frode processuale. Sancito inoltre il diritto al risarcimento a favore del danneggiato e dei suoi congiunti, ai quali il giudice monocratico ha già accordato somme provvisionali per oltre 200 mila euro, rinviando al giudice civile l’esatta quantificazione del danno. Il maestro di karate, la cui vita è stata per sempre stravolta, appresa notizia della sentenza è scoppiato in un pianto liberatorio.

Exit mobile version