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aveva 67 anni

Lutto nel giornalismo riminese. E' morto Carlo Bozzo

In foto: Carlo Bozzo
Carlo Bozzo
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 5 gen 2025 19:27 ~ ultimo agg. 6 gen 14:57
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Una grave perdita colpisce il mondo della comunicazione locale riminese. E’ morto nel primo pomeriggio del 5 gennaio, a 67 anni, Carlo Bozzo, apprezzato giornalista; da qualche mese era stato colpito da una grave malattia. I funerali si terranno mercoledì 8 gennaio alle 15 alla chiesa di Ospedaletto, il Santo Rosario sarà martedì 7 gennaio alle 20,30 sempre alla chiesa di Ospedaletto.

Uomo di cultura, penna intelligente, univa competenza, gentilezza e una buona dose di ironia. Esperto di comunicazione, media relation e strategia aziendale, Carlo, genovese di nascita ma romagnolo d’adozione (si era trasferito a Rimini nel 1990), da anni lavorava come free lance collaborando con diverse testate locali. Prima di fare la scelta della libera professione, dal 1995 al 2011 era stato uno dei pilastri della Comunità di San Patrignano, di cui è stato a lungo capo ufficio stampa. Negli anni ha curato la comunicazione di tante realtà imprenditoriali del territorio, mettendo a servizio la sua grande conoscenza e capacità di raccontare.  E’ stato consulente per tanti professionisti, aziende ed enti: tra queste Convention Bureau di Rimini, studio Skema, Confindustria Romagna, Marlù, Technacy Cervia, le scuole Karis Foundation e tante altre.

Uno degli ultimi impegni è stato seguire, poco prima di Natale, l’apertura in viale Ceccarini a Riccione della nuova osteria della tradizione romana che, grazie anche alla buona campagna comunicativa realizzata da Bozzo, ha subito avuto un grande successo.

Un professionista di grande Etica e un uomo a tutto tondo con una cultura ricca e profonda su tantissimi argomenti. Amante della carta stampata riminese, nazionale internazionale. Dal 2002 era sposato con Cinzia Bellot, e aveva un figlio, Federico che ha 26 anni, che Carlo adorava.

Nella grave malattia che lo ha colpito cosi rapidamente è stato accompagnato da tantissimi amici, che si sono stretti ai famigliari. Chiunque avesse avuto la fortuna di incontralo – raccontano commossi,  ne rimaneva affascinato, e si affezionava. Perché lui, ai rapporti umani ci credeva e tanto:  era un uomo vero, di animo nobile, di grande sensibilità, e dal carattere battagliero. La sua statura personale e professionale era difficilmente misurabile. Conosceva ed era conosciuto da tante persone a Rimini, in Italia e non solo.

Lo ricorda Giancarlo Barletta  (Innovation & Brand Manager ) “Carlo, grazie per ogni consiglio, lezione, carezza all’anima che mi hai dato. Chi ha avuto il privilegio di conoscerti sa quanta intelligenza, cultura, amore per la vita e per la “tua” musica hai trasmesso. Amico mio, arrivederci

Andrea Muccioli ha speso parole di grande affetto “Di tutte le persone con cui ho vissuto i momenti  più costruttivi ed esaltanti, e quelli più dolorosi e difficili, a San Patrignano, Carlo è  stato l’amico più sincero. A volte la sua onestà intellettuale era disarmante e i suoi commenti potevano sferzarti come un ruvido vento invernale che si infrange sulla banchina di un porto. Aveva intelletto brillante e sensibile, ma a volte preferiva nascondere i sentimenti con un sottile velo di ironia, o con una battuta spiazzante. Grazie Carlo,, per tutte le volte che mi sei stato accanto e mi hai aiutato a prendere decisioni più sagge ed equilibrate di quelle che avrei preso da solo. A differenza di molte altre persone, con te ho sempre saputo che la parola Amicizia, oltre che essere vera e condizionata solo dalla reciproca stima, era custodita con cura e rispetto. Infatti è continuata oltre il comune impegno della comunità. Caro amico, sarai sempre nel mio cuore.”

Da parte della redazione di Newsrimini e del Gruppo Icaro le più sentite condoglianze alla famiglia.