Rispetto allo scorso anno sono cresciuti di circa mille unità (dai 46.825 del 2023 ai 47.597 del 2024) ma i numeri dei visitatori del Fellini Museum di Rimini restano ancora molto lontani dalle centinaia di migliaia che erano nelle previsioni all’inaugurazione, avvenuta nel 2021. La proposta trova l’apprezzamento del pubblico straniero: il 25% dei visitatori (nel 2023 era il 21%) che nel 2024 hanno varcato le soglie di Castel Sismondo e Palazzo del Fulgor provengono, infatti, dall’estero e in particolare dalla Germania (15%), Francia e Stati Uniti (7%), Svizzera e Polonia (6%), Lituania (5%), il 45% invece da fuori provincia di Rimini.
I dati emergono dal bilancio di fine 2024. Anno in cui Rimini si è candidata, anche facendosi forte della sua realtà museale, a Capitale della Cultura 2026. Cammino che poi ha poi premiato L’Aquila. Gli spazi dedicati al maestro Fellini ancora devono fare il balzo in avanti che ci si aspettava per una città che da anni ha imboccato la strada della crescita culturale. Anche per questo sono diversi i progetti messi in campo per farli crescere. L’amministrazione punterà ad una attività di promozione internazionale, anche attraverso il ritorno del Premio Fellini. Nel frattempo, in particolare al Palazzo del Fulgor sono state allestite mostre, come quella dedicata a Mastroianni e Tognazzi e al pittore Boschetti, e l’ingresso è gratuito per gli under 25.
Buone notizie, pur con numeri anche in questo casa abbastanza contenuti, arrivano dal Museo della Città che, dopo le parziali chiusure dello scorso anno, ha visto l’apertura al pubblico della nuova sezione medievale e quattrocentesca: 43.378 visitatori, + 34%. A ciò si aggiunge l’attività didattica registrata dalla Domus, cresciuta del 96% nel corso dell’anno passato (quasi 10.400 presenze), a fronte di un flusso totale di 33.914 visitatori, leggermente più bassi del 2023 (34.405).
“Anche il 2024 ci consegna segnali positivi rispetto all’elevata attrattività dei nostri spazi museali – sottolinea l’assessore alla Cultura Michele Lari – In un anno ancora parzialmente di transizione per via della chiusura legata ai lavori di ampliamento e miglioramento dei Palazzi dell’Arte Rimini, i dati che ci arrivano ci restituiscono la fotografia di un polo museale complementare nelle sue diverse articolazioni e in grado con le sue diverse proposte di destare interesse e apprezzamento tanto nei riminesi, quanto nei turisti che scelgono di visitare la nostra città sempre più consapevoli anche della qualità e della quantità della sua proposta storico, artistica e culturale. Mi piace inoltre sottolineare il significativo balzo in avanti dell’attività didattica, che certifica l’apprezzamento del mondo scolastico per la proposta offerta dal Comune e dai suoi operatori, fiore all’occhiello del nostro sistema museale. Ci lasciamo alle spalle dodici mesi intensi, tra il completamento del riallestimento della sezione medievale e quattrocentesca del Museo della Città che ha trovato un ottimo riscontro da parte del pubblico, il ritorno della Biennale del Disegno, le tantissime iniziative espositive e ci prepariamo ad un altro anno ricco di novità, a partire da importanti interventi di restauro di alcuni dei nostri capolavori e che ci vedrà impegnati nell’ulteriore potenziamento dell’attività didattica oltre che dell’attività di promozione internazionale del Fellini Museum, anche attraverso la vetrina offerta dal ritorno del Premio Fellini”.