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'teatri condominiali all'italiana'

Il Teatro Mariani di Sant’Agata Feltria candidato al Patrimonio mondiale Unesco

In foto: il teatro Mariani
il teatro Mariani
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 24 gen 2025 18:09 ~ ultimo agg. 18:14
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Il teatro Mariani di Sant’Agata Feltria e il Goldoni di Bagnacavallo (Ra) sono tra i teatri candidati all’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale Unesco per il 2026 come “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo”. Dopo la recente decisione interministeriale, inizia così il percorso ufficiale per il riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.

Il teatro Mariani è il teatro in legno più antico d’Italia, riscoperto da Vittorio Gassman che recitò lì la Divina Commedia per la Rai.

In tutto sono 18 i teatri di altrettanti Comuni delle regioni Marche, Emilia-Romagna e Umbria che sono stati scelti come “testimonianza unica dell’eccezionale valore di un patrimonio culturale straordinario che riunisce i teatri condominiali più rappresentativi sviluppati tra il Settecento e l’Ottocento per volontà delle piccole comunità locali, con le quali hanno mantenuto nel tempo un forte legame”.

“Una buona notizia che sottolinea il valore della nostra rete di teatri storici diffusi su tutto il territorio regionale– hanno detto il presidente, Michele de Pascale, e l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni-. I due teatri sono parte di quel patrimonio culturale che vogliamo conservare e valorizzare per mantenerne viva la funzione, oltre a garantirne la trasmissione alle generazioni future. Un patrimonio non solo architettonico fortemente radicato nelle comunità locali, testimone della ricchezza e vivacità culturale che caratterizza, ancor oggi, i nostri Comuni.

Per la consigliera regionale Emma Petitti (PD)  “Se il “Mariani” è stato inserito nella ristretta lista dei 18 teatri candidati nel  “Sistema dei teatri condominiali all’italiana nell’Italia centrale fra XVIII e XIX secolo” lo si deve ad un intenso lavoro di rete tra istituzioni e in particolare di chi, come il sindaco Goffredo Polidori e la sua giunta, ci investono ogni giorno quella passione e l’orgoglio civico identitario che va molto oltre ad ogni dovere amministrativo. “Il Teatro in legno più antico d’Italia” non è solo un luogo unico nel suo genere, ma anche un motivo di riconoscimento  e orgoglio per la comunità locale”.