Indietro
menu
il capodanno a bellaria

Il ristorante Bell'Aria: "C'è psicosi da alcol, costretti a pensare alle navette"

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
dom 5 gen 2025 15:45 ~ ultimo agg. 16:15
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura < 1 minuto
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

“Siamo un popolo che adora le psicosi collettive. E così, per il cenone di Capodanno, mentre servivamo i nostri calici di benvenuto, in tanti ci hanno risposto: ‘grazie, ma dopo devo guidare…’”. A raccontare l’episodio Nicola Calò, uno dei titolari del ristorante Bell’Aria di via Alfonso Pinzon che, per le ultime festività, ha dovuto fare i conti con il panico salva-patenti di molti clienti: “Le norme del codice della strada – ricorda – non sono cambiate perché, per l’alcol, il limite è rimasto sempre quello di 0,50. Eppure il bombardamento mediatico delle ultime settimane ha colpito nel segno e in tanti, tra Natale e Capodanno, hanno preferito rimanere astemi per paura dei controlli. Ed è una tendenza che, purtroppo, continuiamo a registrare anche in questi giorni, tanto che stiamo pensando seriamente di correre ai ripari. Perché qui non si tratta di eccessi, ma semplicemente di preservare le basi di una gastronomia di qualità. Del resto – evidenzia – non si può pensare di degustare un bel piatto di crudità senza accompagnarlo con un calice fresco di vino bianco. Per questa ragione, stiamo pensando ad un servizio navetta che, entro un certo chilometraggio, ci consenta di andare a prendere e a riportare il cliente al suo domicilio. E’ una misura estrema – conclude Calò – ma vedere i nostri clienti cenare con l’acqua minerale comincia a diventare troppo avvilente”.