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'spiaggia è bene comune'

Estensione delle concessioni demaniali. Mare Libero diffida il Comune di Rimini

In foto: Mare Libero aps
Mare Libero aps
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 21 gen 2025 11:40 ~ ultimo agg. 12:05
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L’ associazione Mare Libero ha inviato un esposto diffida al Comune di Rimini in merito alla delibera n. 526 del 30.12.2024 con la quale il Comune di Rimini “prende atto, a suo dire, della estensione dell’ efficacia delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo al 30.09.2027”, contestando “il contenuto di tale provvedimento, in considerazione della evoluzione giurisprudenziale italiana ed europea”.

“La giunta comunale riminese – spiega il riminese Roberto Biagini, presidente di Mare Libero, ex assessore comunale al Demanio – rimangiandosi tutto quanto deliberato e comunicato all’ AGCM lo scorso anno e facendo finta di non conoscere che anche la proroga al 30.09.2027 è stata dichiarata non conforme al diritto eurounitario, con obbligo di tutte le amministrazioni pubbliche di disapplicarla, dai primi tre tribunali amministrativi che hanno avuto occasione di esaminarla ha prorogato ILLEGITTIMAMENTE la scadenza delle concessioni demaniali turistico al 30.09.2027 avanzando “generiche” ragioni “oggettive” tipo “di impossibilità di svolgere le gare” (Ma quali ragioni oggettive se non ne ha elencate una ? Le ragioni sono prettamente “soggettive” e risiedono esclusivamente nella totale mancanza di volontà di portare a compimento le pubbliche evidenze per paura di attriti con il mondo dei “bagnini e dei chioschisti” !!!) o quella ancora più banale “salvare la stagione 2025” (Salvare da cosa e/o da chi? Chi o cosa minacciano la “stagione balneare 2025 ? Si possono conoscere nomi, cognomi o fatti di tali circostanze pseudo-impeditive visto che la delibera non ne elenca “una” ? Il mare e la spiaggia saranno sempre lì anche nel 2025 e tutti i cittadini, e non, hanno la possibilità di venire a Rimini e di utilizzarli a prescindere da delibere di giunta o dalla presenza di stabilimenti balneari. Evitiamo di scrivere sciocchezze in atti pubblici. L’utilizzo dei beni demaniali da parte della collettività generalizzata in modalità gratuita non necessita di atti di delibere di giunta “salvifiche” ma soprattutto è totalmente estranea dalla scelta della modalità concessoria di tali beni da parte della pubblica amministrazione la quale ha solo un obbligo primario: quello di consentirne il libero e gratuito utilizzo da parte di tutti del mare e della spiaggia e garantire i servizi pubblici essenziali essendo esclusivamente una eccezione, una scelta discrezionale, residuale quella di concederne anche , ripeto, anche, l’ uso a fini imprenditoriali. La spiaggia e il mare sono “beni comuni” e tutti i cittadini hanno diritto di utilizzarli liberamente e gratuitamente. Non sono “di proprietà” nè dei comuni nè tanto meno dei “concessionari scaduti”.

Mare Libero “diffida l’ ente locale ad annullare la delibera e allo stesso tempo chiede a tutte le istituzioni di predisporre gli atti doverosi di controllo e repressivi dato atto che le concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo sono attualmente scadute e che il bene demanio-spiaggia è ritornato nella piena disponibilità degli enti locali”.