Depurazione e depuratori delle acque reflue: come scegliere la soluzione giusta per te
Ciò che generalmente viene considerato un rifiuto difficile da smaltire e sgradevole, come le acque reflue domestiche, può trasformarsi in una risorsa utile per altri scopi e con un ridottissimo impatto ambientale grazie all’utilizzo di sistemi di depurazione moderni.
Ecco perché l’uso di un depuratore per acque reflue può rappresentare un passo decisivo verso la sostenibilità ambientale.
Cerchiamo allora di capire l’importanza della depurazione, le tecnologie disponibili, e come queste possano contribuire non solo a salvaguardare l’ambiente ma anche a migliorare la
qualità della vita.
Perché depurare le acque reflue?
Le acque reflue, provenienti dagli impianti di casa come possono essere gli scarichi di lavandini e docce, contengono impurità che, se non trattate nel modo corretto, possono
causare danni all’ambiente in cui vengono sversate. Trattare queste acque in modo da rendere innocue significa trasformarle in una risorsa riutilizzabile per tanti usi, come ad esempio l’irrigazione di orti o giardini.
- Questo processo presenta tanti vantaggi diversi:
sostenibilità ambientale: perché riduce il consumo di acqua potabile per funzioni secondarie alla sopravvivenza; - risparmio economico: l’acqua depurata può sostituire parte dell’acqua potabile utilizzata per attività secondarie, limitando i costi delle bollette;
- salvaguardia della salute: i migliori impianti depurativi presenti sul mercato garantiscono che l’acqua trattata sia priva di patogeni pericolosi e rispetti tutte le
normative di salvaguardia ambientale.
Secondo il DM 185/03 il riutilizzo delle acque reflue è consentito “solo se queste vengono sottoposte a trattamenti adeguati per garantirne la sicurezza”. Possiamo quindi dire che i sistemi di depurazione non sono solo utili, ma letteralmente indispensabili per rispettare questa normativa.
Sistemi di depurazione: confronto tra passato e presente
In passato, una delle tecnologie più adottate per gli impianti domestici era quella delle fosse Imhoff, ma ad oggi possiamo dire che si tratta di una tecnologia non più di primissimo piano.
Nonostante la semplicità di installazione e gestione, presentano tanti limiti, come il rischio di contaminazione del suolo, oppure il rilascio di odori sgradevoli.
I sistemi più recenti coniugano invece efficienza e sostenibilità, per una gestione delle acque reflue non solo più sicura, ma anche più sgradevole.
Ad esempio, i metodi di depurazione ad oggi in uso prevedono un trattamento in fasi:
1) nella prima fase, con alcuni filtri, vengono eliminate particelle solide o oli;
2) nella seconda fase vengono eliminati i batteri e le varie impurità organiche;
3) nella terza fase ci si assicura che l’acqua non presenti rischi se riutilizzata.
Due di questi sistemi moderni sono il pozzetto cloratore e la vasca d’accumulo, ad esempio.
Come scegliere il sistema di depurazione più adatto?
La scelta del sistema di depurazione dipende dalle esigenze caratteristiche di ogni abitazione o azienda. Tra i principali criteri da considerare possiamo individuare:
1) dimensione dell’impianto: a seconda che l’area da trattare sia una piccola abitazione o una grande aria agricola il sistema scelto avrà caratteristiche differenti (due esempi di metodi molto diversi sono il Monoblock e l’Atlas Oval Plus-R)
2) le esigenze energetiche: esistono metodi, come il Biowater, che non richiedono elettricità per funzionare, e quindi hanno minori costi di utilizzo nel tempo e sono indicati per zone remote e senza collegamenti alle reti;
3) cosa c’è intorno all’area da trattare: impianti con forti tecnologie di controllo degli odori possono essere installati molto vicino a luoghi abitati senza problemi, al contrario di quanto succedeva in passato. Inoltre, è possibile “abbellire” l’impianto scelto, se installato in giardino o vicino alla casa, con soluzioni di design che non creano compromessi tra estetica e funzionalità;
4) manutenzione: un impianto facile da mantenere è essenziale per garantire la longevità del sistema e un ammortamento facilitato dei costi negli anni.
Riutilizzo delle acque reflue: un’opportunità per il giardino
Una delle applicazioni più interessanti delle acque filtrate è l’irrigazione di giardini e orti. Grazie alle moderne tecnologie, è possibile ottenere acqua sicura per irrigare piante
ornamentali, prati o piccoli e grandi appezzamenti di terreno che produce per il consumo umano o degli animali.
Con i sempre più frequenti cicli di siccità estiva (e non) e le limitazioni di accesso all’acqua potabile che le amministrazioni locali sono costrette ad implementare per evitare gli sprechi,
avere a disposizione un sistema di depurazione delle acque reflue permette di aggirare questo problema in modo sicuro.
Verso un futuro più verde
Investire in un sistema di depurazione moderno significa fare una scelta di grande consapevolezza per l’ambiente e per la qualità di vita propria e di generazioni future. Questi impianti trasformano un serio problema in una vera e propria risorsa, contribuendo a creare ambienti maggiormente rispettosi della natura, più sostenibili e meno inquinanti. L’adozione di tecnologie innovative per la filtrazione delle acque reflue non è solo una necessità legale, ma anche un’opportunità per costruire un futuro più verde, per tutti.
Se stai valutando di installare un sistema di depurazione, considera le tue esigenze insieme ad uno specialista del tema e scegli una soluzione efficiente: il pianeta e il tuo portafoglio ti ringrazieranno!