Indietro
menu
rete di cittadini

Da nord a sud i comitati fanno squadra. Sicurezza e degrado i problemi maggiori

In foto: una recente manifestazione del coordinamento dei comitati
una recente manifestazione del coordinamento dei comitati
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 30 gen 2025 16:31
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 3 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Sicurezza, degrado, barriere architettoniche. Sono solo alcuni del temi al centro dell’incontro organizzato dal comitato Viserba Monte e che ha visto insieme diversi comitati cittadini. Erano presenti il Comitato Rimini Sud, il Comitato Santa Aquilina, il Comitato Padulli. Dal dibattito è emerso che i problemi che affliggono la città, pur con le specificità delle singole frazioni, sono diffusi in modo abbastanza omogeneo.
Si è da subito affrontato il tema disabilità e barriere architettoniche. Un problema particolarmente sentito nella zona nord di Rimini dove ci sono diverse case di cura e le persone con disabilità motorie hanno lamentato non poche difficoltà di spostamento. Un esempio: Viale Roma (Viserba) dove la strada dal fondo irregolare a causa della crescita delle radici dei pini rappresenta un grosso pericolo. Ai comitati è arrivata anche la protesta di alcuni cittadini non autosufficienti, costretti, dopo le dimissioni post ricovero, ad avvalersi di ambulanze private con un costo medio di euro 150€, “nonostante – hanno affermato – esistano decine di sentenze dei tribunali e corte di cassazione che hanno sancito che il ricovero nelle case di cura deve essere a totale carico del servizio sanitario”.

Degrado e sicurezza. In Via XXIII Settembre sono stati segnalati episodi di prostituzione e presenza di piccole baby gang, crescono inoltre in tutta la zona nord furti e spaccate. “Il clima di insicurezza percepito dal cittadino – dicono ad una voce i comitati – cresce e si espande in modo preoccupante e questo è un gravissimo problema che bisogna affrontare e risolvere“. Rimini sud non è da meno: vive nel degrado criminale, prostituzione in testa.

Il Comitato Viserba Monte ha espresso grosse preoccupazioni per il traffico su Via Celli dovuto alla Stazione Ecologica Hera ed alla inesistente manutenzione del Parco del Mare Nord. Si è parlato della viabilità ormai obsoleta e non adeguata con le nuove abitazioni e strutture (es: piscina e Corderia), di Via Sacramora insicura, di piste ciclabili inesistenti o incomplete, della mancanza di segnaletica “con molti turisti che si perdono nei labirinti Viserbesi”.

A Rivabella ci si batte per la tutela del verde pubblico e per fermare il piano particolareggiato che prevede 100 nuovi appartamenti. Chiesta una riqualificazione urbana sostenibile, il potenziamento del trasporto pubblico e maggiore attenzione alla manutenzione di marciapiedi, aree verdi, illuminazione e viabilità. Non ultimo il passaggio a livello di via 25 marzo
con tempi di attesa più lunghi rispetto a prima modificati da parte di RFI.

E’ stata affrontata la tematica della criminalità e dell’insicurezza dei cittadini del centro storico, negozi sfitti, chiusura delle attività, vandalismo, accoltellamenti e risse.

Il rappresentante del comitato Padulli ha raccontato della raccolta firme che ha coinvolto oltre 600 cittadini del quartiere e che ha portato ad un incontro con il Questore e alla nascita di una rete tra cittadini attiva per monitorare il quartiere. Dal marzo dello scorso anno, i reati di microcriminalità sono diminuiti sensibilmente.

La Comunità di S.Aquilina di Rimini ha lamentato lo stato di abbandono e degrado in cui si trova: assenza della fibra ottica, telecamere installate mai funzionanti e rimosse; assenza di piccole aree di sosta e/o fermate per i pulmini scolastici e linee pubbliche; asfalto da rifare in quasi tutte le strade di collegamento; illuminazione pubblica sovente assente o non funzionante; assenza della manutenzione dei margini delle strade, pali della luce e soprattutto della telefonia che pendono in modo pericoloso sugli utenti; totale assenza di una ciclabile e camion  che transitano a forte velocità; cattivi odori provenienti dal biodigestore.

Al termine dell’incontro i vari rappresentanti hanno deciso di unire le professionalità,  la volontà ed il tempo libero, per creare una rete di supporto ai cittadini, senza frontiere di quartiere.