Corso F.lli Cervi Riccione. Confcommercio e Confesercenti: proseguire dialogo
Resta acceso il dibattito sull’ipotesi di pedonalizzazione di Corso Fratelli Cervi a Riccione. Dopo le dure critiche del comitato No Ztl (vedi notizia), arriva la nota congiunta di Confesercenti e Confcommercio secondo cui “una pedonalizzazione completa rischierebbe di mettere in seria difficoltà le attività che vi insistono“. L’appello ad amministrazione, comitati ed esercenti dell’area è quello a proseguire sulla strada del dialogo per non perdere però le opportunità rappresentate dal progetto sugli hub del commercio.
La nota di Confesercenti Riccione e Confcommercio Riccione
In merito alle recenti polemiche riguardanti la pedonalizzazione di corso Fratelli Cervi e l’hub del commercio riteniamo necessario fare chiarezza.
Come associazioni di categoria siamo consapevoli delle criticità collegate a un’eventuale pedonalizzazione dell’area, per questo motivo abbiamo richiesto fin da subito che venisse eliminato ogni riferimento all’interno dei documenti riguardanti l’hub del commercio. Corso Fratelli Cervi è un esempio di centro commerciale naturale che risponde efficacemente alla richiesta di beni e servizi della comunità riccionese. Nonostante sia fondamentale la valorizzazione dell’area, una pedonalizzazione completa rischierebbe di mettere in seria difficoltà le attività che vi insistono.
Al riguardo, è fondamentale sottolineare che il progetto degli hub del commercio (nato dalla legge regionale 12/2023) rappresenta un’opportunità importante per riqualificare le aree commerciali e supportare le imprese presenti in queste aree. Pertanto, pur essendo in una fase iniziale in cui sono stati finanziati lo studio preliminare e la perimetrazione degli hub, riteniamo necessario continuare il dialogo instaurato in maniera costruttiva con l’amministrazione comunale, al fine di non perdere le opportunità di contribuzione per un settore che versa, a livello locale e nazionale, in grande crisi.
Restiamo comunque aperti al dialogo con tutte le realtà che, come noi, si spendono per il bene della città.