Chiusura uffici postali: nessun margine di ripensamento
Nessun margine di ripensamento da parte di Poste Italiane sulla chiusura degli uffici di Corpolò e Vergiano a Rimini (a cui si aggiunge San Lorenzo in Correggiano). E’ quanto emerso nell’incontro in video conferenza tra il sindaco Jamil Sadegholvaad e l’assessore ai servizi civici Francesco Bragagni e i rappresentanti territoriali e nazionali di Poste Italiane. Il primo cittadino parla di un “annuncio di razionalizzazione che ci ha lasciato alquanto sorpresi, così come ci hanno sorpreso le successive prese di posizione” e “dell’amara costatazione che, da parte di Poste Italiane, non ci siano margini di ripensamento rispetto alla chiusura“. Secondo il sindaco, il piano di riorganizzazione dei servizi territoriali avviato su scala nazionale “manca di una visione lungimirante” e “va ad impoverire di funzioni le aree più interne e decentrate, contribuendo quindi al loro spopolamento a favore invece di una sempre maggiore ‘metropolizzazione’ delle nostre città“. La scelta operata dall’azienda va “nella direzione di creare un disservizio ai cittadini che abitano lungo la Marecchiese, toccando due aree dove vive il 34% della popolazione riminese” aggiunge il sindaco.
“Una scelta incomprensibile e che si fatica ad accettare – sottolinea ancora Sadegholvaad – sia dal punto di vista logistico, proprio perché va a privare i cittadini di due sportelli lungo un asse importante come la Marecchiese, sia perché va in netta ed evidente contraddizione con la politica che questa Amministrazione sta portando avanti da inizio mandato e che ci ha visto e ci vede tuttora impegnati a investire per un potenziamento dei servizi decentrati sul territorio, con l’insediamento di distaccamenti della Polizia locale e sedi dell’Anagrafe e, nel caso di Corpolò anche offrendo il sostegno all’Ausl per garantire la presenza del medico di base. Capisco le scelte di tipo economico e di razionalizzazione delle risorse che muovono un’azienda, ma credo che certe valutazioni debbano tenere conto anche delle ricadute reali, concrete e quotidiane della vita della comunità. Per questo ho invitato i responsabili di Poste Italiane ad una maggiore condivisione con il territorio rispetto a interventi e provvedimenti che non sono stati a costo zero”.