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Nessun depotenziamento

CAU Cattolica. L'assessore alle opposizioni: informazioni sbagliate e fuorvianti

In foto: l'ospedale di Cattolica
l'ospedale di Cattolica
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 28 gen 2025 13:56
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Non tarda ad arrivare la risposta dell’amministrazione comunale di Cattolica alle opposizioni consigliari (vedi notizia) che, criticando la Giunta, avevano chiesto il ripristino del Pronto Intervento del Cervesi sostituito lo scorso anno dal Centro di Assistenza e Urgenza (Cau). “Continuare a divulgare informazioni sbagliate e fuorvianti su sanità e salute, significa giocare sulla pelle di cittadini e cittadine per pura propaganda. Questo fanno le minoranze ogni volta che parlano di Cau – attacca l’assessore  l’Assessore ai servizi socio-sanitari Nicola Romeo –. Perché ne parlano senza basarsi su dati oggettivi. Numeri che provano invece che il centro di assistenza e urgenza sta funzionando e risponde in modo adeguato alle esigenze della comunità”. L’assessore ribadisce il costante impegno dell’amministrazione sull’ospedale e i suoi servizi. “L’istituzione dei Cau – aggiunge – è stata una scelta fatta a livello regionale che riguarda l’intera rete sanitaria dell’Emilia-Romagna. E anche dal recentissimo incontro sulla sanità che c’è stato a San Giovanni in Marignano non è stata sollevata nessuna criticità sul nostro Cau. Anzi, anche qualche giorno fa, alcuni cittadini hanno pubblicamente espresso la propria soddisfazione per la competenza e professionalità che gli è stata riservata al Centro di assistenza e urgenza del nostro nosocomio.” Secondo Romeo, il “Cau non è un depotenziamento, ma una una diversificazione dei servizi e delle specializzazioni che permette di intervenire in modo ancora più appropriato sulla base delle patologie segnalate al momento degli accessi. Ricordo ancora che quando ci siamo insediati, abbiamo evitato la chiusura notturna del pronto intervento. E aggiungo che il servizio sanitario della nostra regione offre standard qualitativi molto elevati, non a caso oltre il 30 per cento delle prestazioni ospedaliere ed ambulatoriali erogate dal nostro Ospedale è rivolto a cittadini di regioni limitrofe”. L’assessore conclude con un invito “a usare maggiore responsabilità quando si parla di salute e sanità“.