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martedì 4 febbraio 2025
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Pescara-Rimini 0-0

Buscè: "Stasera è andata bene. Ho visto una squadra molto molto forte"

In foto: Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C.
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 5 minuti
sab 11 gen 2025 20:53 ~ ultimo agg. 12 gen 20:06
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Le dichiarazioni al termine di Pescara-Rimini 0-0 (leggi notizia).

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. Si parte dal mancato ingresso in campo di Chiarella, ex Pescara. “Chiarella ha avuto parecchi problemi quest’anno finora. Sembra un qualcosa di anomalo, ma non sta ancora tanto bene. Un giocatore che secondo me potrebbe fare molto molto di più, ma purtroppo lo abbiamo tenuto fuori quasi due mesi e mezzo. Non faccio regali perché magari uno è un ex, se non sta bene è giusto che giochi qualcun altro in questa partita in cui mi serviva altro”.

Poi il commento alla gara. “È stata una partita tosta, sotto tutti i punti di vista. Una partita in noi potevamo fare quello che abbiamo fatto perché noi davanti avevamo una squadra molto forte che merita il campionato che sta facendo. Il Pescara secondo me è in crisi di risultati e non di gioco. Ho visto una squadra che veramente sa giocare a calcio, ho visto giocatori forti, di qualità, di gamba, di idee, una squadra intensa, una squadra che ti viene ad aggredire, ti ruba palla in maniera importante. Quando non hai l’effettivo di tutti i tuoi a disposizione al massimo sotto l’aspetto fisico fai fatica, e noi stasera abbiamo fatto tanta fatica per quello perché comunque abbiamo tanti giocatori spremuti come limoni finora, e purtroppo in qualche ruolo delicato non abbiamo alcuni cambi. Vedi i tanti infortunati che abbiamo, ma non a livello muscolare, anche per la rottura di Cernigoi al ginocchio, Gorelli una brutta distorsione ai legamenti della caviglia, quindi quando poi in questa squadra ti vengono a mancare due-tre giocatori importanti, e alcuni magari sono un po’ stanchi, inizi a fare fatica. Quando incontri queste squadre diventa difficile. Portare via un risultato da Pescara positivo, con la buona sorte, com’è successo all’andata a sfavore nostro, stasera è andata bene. Però, ripeto, io ho visto una squadra molto molto forte”.  

Ha visto un Pescara diverso rispetto a quello affrontato all’andata (gli abruzzesi avevano vinto 1-0 al “Romeo Neri”)? “Ho visto un Pescara molto consapevole. Nelle prime partite è normale, le squadre devono un attimo assimilare le idee dei propri allenatori. Quindi ho visto un Pescara molto più maturo, molto più consapevole, ripeto. L’ho detto ieri in conferenza stampa, è una squadra che non è in crisi. Io non credo alle crisi delle squadre, è un momento no del campionato, dove non arrivano i risultati. E quello che ho detto ai miei è di fare la partita che potevamo fare, una partita giocata con coraggio, una partita in cui in quelle situazioni che ci potevano capitare nel conquistare palla e quando avevamo noi il possesso palla avremmo dovuto giocare con molto molto coraggio. Perché se tu vieni qua a Pescara impaurito e a non giocare rischi di andartene via con le ossa rotte. Ho elogiato i miei ragazzi a fine partita e gliel’ho detto: “avete fatto un risultato contro una squadra molto molto molto forte”. Domenica scorsa abbiamo incontrato l’Entella, che è prima, e secondo me il Pescara può senza dubbio giocarsi il campionato fino all’ultimo con queste due-tre squadre che sono in alto in classifica”.

Il Rimini ha giocato una gara di contenimento. L’avevate preparata così? “L’approccio è stato molto importante, noi nei primi minuti abbiamo cercato di lavorare nella metà campo avversaria, tant’è vero che più di una volta siamo arrivati sugli esterni a mettere qualche pallone interessante in mezzo, avendo una punta molto brava a muoversi dentro l’area, che è Parigi, e le mezzali che comunque vanno dentro. Detto questo, poi è venuta a mancare un po’ la lucidità in qualche giocatore, è subentrata un po’ di stanchezza. Sono sincero, quando ho visto a un certo punto il 25′ del secondo tempo io fra me e me ho detto: “arrivare al 95′ è dura”. E i ragazzi hanno dato ulteriore prova di grande carattere, di grande unione di gruppo, di grande forza a livello mentale, e quindi l’elogio che ho fatto alla mia squadra è proprio sotto quel punto di vista. È normale che si può fare sempre di più. Però, ripeto, non devo dire altre cose perché bisogna dire la verità quando vedi la partita: potevi fare qualcosa in più sì, però avevi davanti una squadra che quel qualcosa in più non te l’ha fatto fare”.

Cosa non è riuscito al Rimini contro l’Entella e che Entella ha ritrovato rispetto all’andata? “L’ho detto prima: l’Entella è una squadra che ti fa giocare per tratti della partita in maniera sporca, l’Entella è molto più fisica come squadra, bada soprattutto al sodo. A me ha impressionato l’aspetto fisico dei giocatori dell’Entella, che ha giocatori molto molto forti fisicamente, e quindi spesso e volentieri il contrasto lo vai a perdere. Quindi lavora molto sulle seconde palle, rispetto ad un Pescara che tende più a giocare palla a terra. Perché è nelle caratteristiche dei giocatori: Bentivegna, Cangiano, lo stesso Merola, che stasera era in panchina, sono tutti giocatori brevilinei che quando hanno il possesso della palla prediligono la palla nei piedi. Poi si è vista anche qualche palla sopra, è normale che il giocatore ti faccia anche un corto-lungo e ti vada via. Però sono tutti giocatori secondo me diversi rispetto a quelli dell’Entella. Amano più giocare palla nei piedi perché sanno dribblare, danno palla e vanno negli spazi, è una squadra molto molto diversa, ma per le caratteristiche che ha noi, ripeto, abbiamo fatto una partita di quel genere perché ci ha costretto. È una di quelle squadre che se vieni qua non dico in maniera sbarazzina, ma che non sei concentrato, sei forse anche un po’ presuntuoso, rischi di pigliare 2-3 gol e non te ne accorgi. Quindi l’applauso lo faccio soprattutto ai miei ragazzi perché hanno fatto quello che potevano fare”.

Pescara-Rimini 0-0, il dopogara

Gabriele Bellodi, difensore del Rimini F.C. “Eravamo consapevoli di incontrare una squadra molto forte, che ha ottime individualità tecniche e fisiche, di gamba, hanno giocatori molto veloci che combinano molto bene tra di loro. Noi comunque eravamo consapevoli di venire qua e di tornare a Rimini con dei punti. Quindi noi stasera abbiamo fatto secondo me il massimo che potevamo fare, contando anche che siamo in grande emergenza. Quindi secondo me noi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, una partita di grande cuore, di compattezza, di sacrificio, e siamo molto contenti di tornare a casa con un punto”.

Come mai non siete riusciti la settimana scorsa a bloccare l’Entella e qual è la cosa in cui siete riusciti meglio oggi? “Da Chiavari siamo tornati con zero punti, ma è stata una partita in cui noi secondo me abbiamo sbagliato l’approccio iniziale, infatti abbiamo preso gol subito, e poi abbiamo fatto una partita dove abbiamo sofferto meno e siamo riusciti a giocare di più. Oggi invece magari abbiamo sofferto un po’ di più, guarda le due occasioni che ha avuto il Pescara, però torniamo a casa con un punto. Anche la partita di Chiavari c’è da insegnamento: quando noi incontriamo squadre come Entella e Pescara, che sono squadre che giocano per vincere il campionato, dobbiamo partire con una concentrazione molto alta, con intensità ribattere colpo su colpo, stasera lo abbiamo fatto. Secondo me il palo al 95′ è un premio che ci è arrivato per la partita di cuore, di sacrificio che abbiamo fatto, perché in campo davvero avevo questa sensazione qua: anche il fatto di parlare sempre coi compagni, di incitarsi anche nei momenti di maggiore difficoltà…”. 

Che impressione ha avuto del Pescara? “Per me il Pescara è una squadra molto forte. Io conosco tanti giocatori loro perché li ho incontrati anche nelle giovanili e secondo me se sono questi fino alla fine, insomma continueranno a fare prestazioni di questo tipo, arriveranno a giocarsi fino alla fine il campionato”.