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Agguato sessuale a una turista minorenne, le mostra i genitali e la palpeggia

una volante della polizia di Stato

Durante la vacanza a Rimini insieme alle amiche, era rimasta vittima di un vero e proprio agguato sessuale da parte di un 30enne incensurato, che di notte l’aveva avvicinata con la scusa di avvertirla che “quel posto era pericoloso”. Una volta davanti a lei si era abbassato i pantaloni e le mutande mettendo in mostra i genitali. Poi, in maniera repentina, l’aveva abbracciata con forza e palpeggiata, infilandole addirittura una mano sotto la gonna.

La giovane, una 17enne turista toscana, inizialmente era rimasta impietrita dalla choc, poi però aveva trovato la forza di reagire e incominciato a gridare. La stessa cosa avevano fatto anche le sue amiche non appena si erano accorte di quanto stava accadendo. Le urla avevano costretto il molestatore, un 30enne originario di Pesaro, incensurato, a desistere e allontanarsi in sella ad una bicicletta. Per quei fatti, avvenuti a Rimini la notte del 6 luglio scorso e così ricostruiti dalla Squadra Mobile, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha chiesto il rinvio a giudizio del presunto molestatore per violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima.

L’indagato, difeso dall’avvocato Marco Genghini, il prossimo 25 marzo dovrà comparire nell’aula L del tribunale di Rimini per l’udienza preliminare davanti al gup Raffaella Ceccarelli.

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