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A Rimini un progetto per aiutare gli anziani a difendersi dalle truffe

repertorio (Pexels)

Insidie on line, raggiri telefonici o il ‘tradizionale’ porta a porta: è sempre più vasta e articolata la gamma di stratagemmi e tecniche adottate dai malintenzionati ai danni in particolare delle fasce di popolazione più esposte, in primis gli anziani soli o più vulnerabili. A loro è dedicato il progetto approvato ieri dalla Giunta Comunale e che vedrà l’Amministrazione farsi promotrice di una serie di azioni specificatamente mirate alla prevenzione e al contrasto delle truffe.
Il progetto, sostenuto attraverso fondi ministeriali sulla base di un protocollo sottoscritto lo scorso novembre con la Prefettura di Rimini, si propone prima di tutto di informare gli over 65 del territorio – che a Rimini sono circa 38mila – rispetto alle sempre più raffinate tecniche di raggiro messe a punto dei truffatori offrendo strumenti per individuarle e quindi scongiurarle. Inoltre affiancherà le persone nel concreto con misure di prossimità, sia per agire nell’immediatezza del rischio di truffa sia per offrire supporto nel caso la truffa sia andata a compimento oppure sia stata solo tentata.
Quattro le principali azioni previste: 1) la redazione e distribuzione mirata di dépliant informativi; 2) incontri con esperti nei 13 centri aggregativi per anziani del distretto di Rimini; 3) istituzione di un numero telefonico attivo otto ore al giorno con operatore dedicato, che fornirà informazioni e consigli e raccoglierà le richieste di incontro per supporto e consulenza legale; 4) consulenza, supporto e tutela di tipo legale e psicologico successiva al verificarsi dell’evento.
Il progetto sarà realizzato con il coinvolgimento attivo di soggetti del terzo settore, attraverso la pubblicazione entro pochi giorni di una istruttoria pubblica di co-progettazione e gestione. Non appena sarà individuato il soggetto si procederà alla programmazione delle attività che si svilupperanno durante l’anno.
“Anche negli ultimi mesi le cronache hanno dato conto di diversi episodi di raggiri, anche di importante entità, ai danni di persone anziane del nostro territorio – sottolinea l’assessore al welfare Kristian Gianfreda – Da chi si finge un addetto delle aziende di luce e gas o che si qualifica come un membro delle forze dell’ordine, alle tantissime e più difficilmente decifrabili insidie che arrivano dalla rete, che oggi rappresenta la fonte a più alto rischio: solo nel 2024 la Polizia postale in Italia ha trattato 18.714 casi, un aumento del 32% rispetto all’anno precedente. Una modalità sempre più comune, tanto che oggi giorno la metà delle truffe avviene on line, attraverso fenomeni come il phishing (invio di mail di adescamento che invitano ad aprire link o allegati) e il vishing (truffa telefonica per estorcere informazioni personali e finanziarie). Una rete dunque complessa, che trova terreno fertile nei casi dove maggiore è l’isolamento relazionale e sociale. Per questo è indispensabile, in sinergia con tutti gli organi competenti, prevenire e contrastare il fenomeno attraverso prima di tutto l’informazione, anche attraverso la collaborazione della vasta e attivissima rete di centri anziani del nostro territorio, affinché aumenti la consapevolezza e si abbiano maggiori strumenti per riconoscere i rischi ed eventualmente chiedere consigli o un supporto. Le truffe non sono solo un danno economico o materiale, ma possono anche essere fonte di trauma psicologico che può avere ricadute nelle quotidianità. Per questo è necessario innalzare le difese”.    
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