Unione Valconca, all’ex Ghigi di Morciano la nuova sede. Ma c’è chi contesta la scelta
Redazione
Il Consiglio dell’Unione della Valconca ha approvato la scelta del comparto ex Ghigi di Morciano come propria sede. Ma la scelta non convince tutti: c’è chi infatti parla di spreco di risorse pubbliche a fronte di altre soluzioni che invece non avrebbero gravato sulle casse pubbliche come quella del municipio di Montescudo-Montecolombo.
Il Circolo del PD di Montescudo-Monte Colombo “ritiene sbagliata la decisione assunta dal consiglio dell’Unione della Valconca, di acquistare una sede dell’Ente presso il comparto “Ghigi” di Morciano di Romagna, al costo di quasi mezzo milione di Euro. Il rifiuto di utilizzare come sede dell’Unione il municipio di Monte Colombo a titolo gratuito, più spazioso e dotato di autorimessa e archivio, per motivazioni deboli (la baricentricità) o addirittura non specificate in nessun atto, non giustificano un tale spreco di risorse pubbliche.
Risorse che, soprattutto per le realtà comunali più piccole, in difficoltà anche a far fronte anche alle esigenze più banali, avrebbero rappresentato una boccata d’ossigeno.
Questo Circolo del PD distribuirà a breve il manifesto/locandina allegato, in tutto il territorio di Montescudo-Monte Colombo.
I cittadini devono essere informati di come vengono utilizzati i loro soldi”.
Nel resoconto della seduta di sabato 30 novembre del Consiglio dell’Unione Valconca in seduta straordinaria, le motivazioni della scelta. “Tra i punti focali all’ordine del giorno, oltre alla comunione dell’avvenuta adozione da parte della giunta del documento unico di programmazione 25-27 il dibattito riguardante la futura sede dell’Unione. Nel corso del 2023, la conferenza dei sindaci aveva deciso di abbandonare, entro il 31 dicembre 2024, l’attuale sede di Sant’Andrea in Casale al fine di indurre sul bilancio una riduzione dei costi derivanti dalla localizzazione in essere. Nel corso del dibattito, sono intervenuti la vice presidente dell’Unione, Mirna Cecchini, e l’assessore al Patrimonio della Unione stessa, Manuel Cavalli. Analizzate le disponibilità finanziare, derivanti dall’avanzo di amministrazione libero, dalle entrate di cui alla concessione Rsa rientrata nel patrimonio dell’ente nonché i minori costi di locazione derivanti dal recesso dalla locazione di Sant’Andrea in Casale, i sindaci hanno ritenuto confacenti alle necessità dell’Unione i locali a destinazione uffici – siti all’interno del complesso ex Ghigi di Morciano di Romagna – per i quali il Comune di Morciano detiene la titolarità per l’acquisto, sulla base dell’accordo di programma tra la Regione Emilia Romagna, la provincia di Rimini il Comune di Morciano ed il soggetto attuatore, individuate nell’ambito del piano di riqualificazione urbana detto ex Ghigi. Gli spazi si compongono di ampie sale per circa 330 mq di superficie utile le quali possono, senza alcun intervento di carattere strutturale od edilizio o impiantistico, sin da subito ospitare la sede dell’Unione nonché i servizi dell’Unione in virtù della loro organizzazione spaziale. Al Comune di Morciano di Romagna è stata presentata formale richiesta da parte dell’Unione di poter subentrare al comune per l’acquisto di porzione delle superfici disponibili, alla quale l’amministrazione comunale ha aderito con Delibera di Giunta. Al Comune è stato chiesto di poter essere parte in causa dell’accordo di programma stilato per poter acquistare a prezzo convenzionato. Tutto ciò visto anche la programmazione territoriale del PTAV che indica Morciano come hub e sede dei servizi della Valconca. In sostanza, nessuna forzatura è stata posta in essere dal Comune di Morciano di Romagna, che si è limitato a prendere atto della volontà congiunta della maggioranza dei sindaci facilitando tale passaggio. La maggioranza dei sindaci concorda sul fatto che l’intervento economico risulti particolarmente interessante in virtù del prezzo convenzionato risultante dall’accordo di programma di individuato in 1.254,10 euro al mq. di superficie utile. L’operazione risulterebbe particolarmente funzionale alla creazione di una vera e propria cittadella dei servizi: la nuova sede dell’Unione andrebbe infatti ad affiancarsi, nello stesso edificio, alle sedi Inps Valconca e dei carabinieri forestali. Tale trasferimento, condiviso dalla quasi totalità delle amministrazioni comunali, risponde ad esigenze precise in linea con gli obiettivi di riordino territoriali delineati a livello nazionale e regionale (PRT 2024-2026, Agende Trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile, etc.): migliorare l’accessibilità e la fruibilità ai servizi da parte della popolazione residenti nei Comuni della Valconca, sfruttando le caratteristiche geografiche e logistiche del territorio di Morciano posto in posizione accentrata nell’ambito della Valconca, le vie di accesso, i collegamenti e le infrastrutture di cui il territorio di Morciano di Romagna già dispone senza dimenticare il ‘raccordo’ immediato con altri servizi già insistenti sul territorio comunale (banche, scuole, attività commerciali, etc.) . L’operazione sarà autofinanziata utilizzando fondi straordinari e l’avanzo di amministrazione e, nel suo insieme, determinerà nel medio-lungo periodo un risparmio economico per le casse dell’Ente, contribuendo in tal senso anche l’ottimizzazione dei servizi attualmente erogati, alla semplificazioni delle strutture organizzative, ad un miglioramento delle condizioni di interazioni con i cittadini/utenti.
La seduta del Consiglio dell’Unione Valconca si è conclusa con la dichiarazione di indispensabilità e indilazionabilità dell’acquisto e la presa d’atto dell’attestazione di congruità del prezzo di acquisto. Contestualmente, il Consiglio dell’Unione ha altresì evidenziata come l’utilità e l’importanza di una proposta pervenuta dal Comune di Montescudo Monte Colombo circa la disponibilità a mettere a disposizione dell’Unione della Valconca un edificio di proprietà comunale per le esigenze dell’Unione stessa. La tipologia di tale struttura e la localizzazione ne fanno una opportunità da cogliere al fine di ampliare i servizi dell’Unione in modo particolare per quelli che la stessa Unione sta studiando e che saranno presentati al Consiglio entro il prossimo mese di aprile. E’ intenzione dell’Unione dei Comuni della Valconca continua ad assicurare e se possibile rafforzare ulteriormente la ‘capillarità’ dei propri servizi in tutti e nove i Comuni della vallata. Da un lato, infatti, la digitalizzazione della macchina pubblica è considerata un obiettivo primario come motore per migliorare l’efficienza amministrativa e la qualità dei servizi pubblici. Il rafforzamento della digitalizzazione come motore per migliorare l’efficienza amministrativa e la qualità dei servizi pubblici. Uno degli elementi centrali del PRT è la promozione della digitalizzazione come strumento per migliorare la governance locale e l’efficienza dei servizi pubblici. Il Piano prevede una serie di iniziative volte a rendere più sicure ed efficienti le infrastrutture digitali delle Unioni di Comuni. Dall’altro lato l’Unione intende promuovere la valorizzazione di alcuni presidi strategici ed essenziali: il documento programmatico “L’Unione Valconca alla luce del nuovo PRT e nel contesto di nuove opportunità di sviluppo per i comuni” pone grande rilevanza al concetto di polizia di prossimità, basato sul principio fondamentale della vicinanza al cittadino, sulla capacità di ascoltare le sue esigenze e di rispondere in modo tempestivo e coeso. I PdP, situati in punti strategici come Morciano, Saludecio e Montescudo-MonteColombo, non solo ampliano la presenza visibile delle Polizia locale, ma creano anche spazi di dialogo e collaborazione tra comunità e Polizia locale