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oggi la conclusione

'Un felliniano nel mondo'. Amarcort premia due istituzioni elvetiche

In foto: i premiati
i premiati
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
dom 8 dic 2024 10:52
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Si è svolta a Rimini la cerimonia di consegna del Premio “Un felliniano nel mondo”, promosso da Amarcort Film Festival, festival internazionale dedicato ai cortometraggi in collaborazione con il Fellini Museum di Rimini.

Il premio “Un felliniano nel mondo” quest’anno si è sdoppiato ed è tato assegnato a due istituzioni elvetiche che hanno sostenuto e continuano a sostenere la diffusione della conoscenza del cinema di Fellini nel mondo: la casa editrice Diogenes di Zurigo e la Fondazione Fellini per il cinema di Sion. A ritirare i premi: il direttore della casa editrice Philippe Keel, figlio del fondatore Daniel Keel e il presidente della Fondazione Stéphane Martì.

Fondata nel 1952 a Zurigo Diogenes è una delle più grandi case editrici indipendenti di narrativa in Europa con quasi 1000 titoli pubblicati. Il legame tra Fellini e la famiglia Keel non è stato solo professionale; l’amicizia con Daniel – e poi con il figlio Philipp – è nata sul set di Roma, a cui l’editore viene invitato a seguito di una sua lettera a Fellini su film I clowns e sul libro che lo accompagnava. Siamo nei primissimi anni Settanta e da lì a poco Keel pubblica la sceneggiatura proprio del film alla cui lavorazione aveva assistito. Nello stesso anno anche Cappelli pubblica la sceneggiatura di Roma ma mentre l’editore italiano era più interessato al processo creativo e raccoglieva materiali di approfondimento scritti da collaboratori, l’editore svizzero, specializzato appunto in narrativa, la presenta quasi fosse un’opera letteraria e come contributi extra inserisce materiali fotografici e dichiarazioni dello stesso Fellini. Da un libro di Diogenes è tratto Fare un film, la raccolta più significativa dei testi di Fellini uscita per Einaudi. Sempre a Diogenes si deve la “scoperta” dell’attività grafica di Fellini e della sua rilevanza nella comprensione del cinema del regista. Nel 1976 esce infatti Fellini’s Zeichnungen con prefazione dell’illustratore Roland Topor: 180 disegni a colori che poi furono esposti a Zurigo nel 1977. Nello stesso anno Keel pubblica 400 foto di scena in Fellini’s Filme con la prefazione di Georges Simenon poi tradotto da Gremese e nel 1981 Fellini’s Faces. Ed è ancora Diogenes a editare il carteggio Fellini / Simenon poi tradotto in Italia da Adelphi.

Il nucleo originario della Fondazione, nata nel 2001, è costituito dalla collezione di Gérald Morin, assistente di Fellini nella prima parte degli anni Settanta. Oggi, dopo numerose acquisizioni e donazioni, la collezione comprende 15.000 documenti originali, di cui 9.000 relativi all’opera del regista riminese. Oltre ad allestire mostre all’interno del proprio spazio ed esporre la propria collezione in importanti musei (Eye Museum di Amsterdam, Ludwig Museum di Coblenza, Kunsthaus di Zurigo, Fondation Pathé di Parigi, Museo Fellini di Rimini) e e festival (Cannes, Venezia, Torino, Les Rencontres d’Arles) la Fondazione svolge un’attività editoriale, di ricerca e di formazione. Associare il patrimonio cinematografico all’arte contemporanea è un aspetto fondamentale della sua azione: diversi artisti contemporanei sono stati invitati a presentare le loro opere e creazioni in relazione a Fellini: Maurice Béjart, David Lynch, Pedro Almodovar. Lo Spazio Culturale della Fondazione a Sion ha dato ampio spazio alla fotografia e alla cultura visiva, ospitando mostre di fotografi e registi come Steve Schapiro e Wim Wenders. Nel 2019 la Fondazione Fellini e il Comune di Rimini hanno firmato un Protocollo d’intesa culturale che ha portato a una serie di collaborazioni per mostre in Svizzera e presso il Museo Fellini. In occasione del Centenario della nascita di Fellini, la Fondazione ha presentato in anteprima mondiale diverse mostre, tra cui Fellini’s Oniric Obsessions, dedicata al suo film incompiuto Il Viaggio di G. Mastorna e realizzata in collaborazione con la Jakob and Philipp Keel Collection di Zurigo.

L’edizione 2024 del festival Amarcort si conclude oggi, domenica, alle 18 al cinema Sant’Agostino con le premiazioni.