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il sospetto di furti in casa

Speronano l'auto della polizia e tentano la fuga, condannati per resistenza

In foto: il tribunale di Rimini
il tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 4 dic 2024 19:54
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Sono stati condannati per resistenza a pubblico ufficiale per non essersi fermati lo scorso maggio all’alt della polizia di Stato a Covignano e per essere fuggiti a tutta velocità speronando una delle Volanti al loro inseguimento. Ad un 38enne marchigiano, che era alla guida della vettura, difeso dall’avvocato Matteo Paruscio, il tribunale di Rimini ha comminato una pena di due anni e 11 mesi di reclusione. Nei suoi confronti è stata disposta anche la revoca della patente e la confisca dell’auto. Per il complice, un 32enne macedone, residente a Rimini, difeso dall’avvocatessa Sonia Giulianelli, la pena è stata di due anni e sei mesi. Entrambi erano gravati da svariati precedenti, tra cui, a vario titolo, furto, rapina impropria, ricettazione, evasione, lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.

Erano da poco passata l’una di mattina del 26 maggio, quando nella chat contro i ladri, creata dai residenti di via Covignano, delle Fonti e Santa Cristina, erano arrivati diversi messaggi che segnalavano la presenza di tre persone sospette che, a bordo di un’utilitaria azzurrina, si fermavano davanti alle abitazioni per controllare se all’interno ci fosse qualcuno. Temendo si trattasse di potenziali ladri, era scattato l’allarme alla polizia. E in effetti quei due uomini e quella donna, secondo quanto ricostruito dagli agenti delle Volanti, sembrava stessero effettuando dei sopralluoghi per compiere dei furti in abitazione.

Quando la prima Volante era arrivata all’altezza del Bar Ilde, aveva subito individuato l’auto sospetta. Nemmeno il tempo di avvicinarsi che l’utilitaria, una Kia di colore blu chiaro, era ripartita a tutta velocità imboccando via delle Fonti. A nulla erano serviti i ripetuti segnali di alt e le sirene accese. Quando l’Alfa Romeo Tonale in dotazione alla questura di Rimini – e da poco inaugurata – aveva affiancato la Kia, i fuggitivi avevano sterzato bruscamente speronando e danneggiando la carrozzeria della Volante. Poi, a tutta velocità, avevano percorso a oltre cento chilometri orari una strada sterrata a forte pendenza. Giunti in fondo alla via si erano però ritrovati di fronte la recinzione di un campo che li aveva costretti a saltare fuori dall’abitacolo per continuare la fuga a piedi.

Le altre tre Volanti intervenute in supporto della prima avevano già bloccato le possibili vie di fuga e hanno così fermato sul nascere i due uomini e la donna (quest’ultima solo denunciata a piede libero). Per il 38enne italiano e il 32 macedone era scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Nella Kia erano stati sequestrati arnesi da scasso, come una barra di ferro, un cacciavite, una forbice e del filo di ferro.