SG Tiberius-Dolphins Riccione 76-69 dts
SG Tiberius-Dolphins Riccione 76-69 dts (20-11; 36-27; 54-50; 63-63; 76-69)
IL TABELLINO
SG Tiberius Rimini: Del Fabbro 19, Gamberini ne, Amadori 1, Nuvoli 7, Innocenti 11, Campajola 12, Buo 14, Antolini, Calegari 8, Serpieri 4, Fascicolo ne. All. Brienza, Vice Pasquini-Piva.
Dolphins Riccione: Renzi, Rosario Cruz 30, Protti, Bonfè 6, Mainetti, Gori 8, Amatori 11, Capelli, Curcio 3, Ka 9, Diakhoumpa 2, Mariotti ne. All. Ferro.
CRONACA E COMMENTO
Il derby dei due fiumi si presenta alla Sforza privo di alcuni protagonisti: tra le file dei padroni di casa sono assenti Gamberini e Bernabini, mentre Riccione è orfana di Russu.
Il primo quarto è di marca Tiberius, con Campajola furioso nella metàcampo offensiva che trova soluzioni dentro e fuori dall’area e Innocenti che brucia in continuazione la retina. Riccione, imbrigliata dalla 2-3, non riesce a trovare corsa e arriva in doppia cifra solo grazie alla tripla di Ka (20-11).
Nel secondo minitempo torna a regnare l’equilibrio. Cruz è costantemente preciso dalla lunetta, Ka supporta, mentre per la formazione di San Giuliano ancora Campajola e il buon ingresso di Nuvoli consentono di stare davanti con qualche punto di distacco. Solo la bomba sul gong di Buo permette all’SG di mantenere un margine rassicurante (36-27).
Dopo la pausa lunga, Riccione inizia a premere sull’acceleratore: Bonfè trova due triple, mentre Cruz dimostra i motivi per cui è il miglior realizzatore del campionato, marchiando di 13 punti il parziale con rapidissime transizioni. Per i gialloamaranto è Del Fabbro a far la voce grossa, infiammando la partita con penetrazioni e triple, di cui una siderale. I delfini tornano però a contatto con un gioco da 3 punti del solito Cruz: Nuvoli commette il 5° fallo e decide di prendere anche tecnico, con partita di nuovo riaperta (54-50).
Con le rotazioni ridotte all’osso, Tiberius prova di orgoglio a scappare: +12 con ancora Del Fabbro e Buo dai 6.75. La partita sembra chiusa, ma da quel momento è buio pesto per i padroni di casa che trovano solo 2 punti in oltre 6 minuti. I bianco-azzurri iniziano a ridurre margine con Amatori e Ka, mentre un precisissimo Cruz dalla lunetta (11/13 finale) impatta la partita. I falli condizionano le scelte: Del Fabbro è out, mentre il tabellone recita 8 falli a 2 a vantaggio degli ospiti . A poco più di 30 secondi dalla fine, la difesa di Tiberius tiene sull’ultimo tiro in un clima infuocato, ma problemi di comunicazione “anticipano” la preghiera a tutto campo di Amadori, che lascia a Riccione l’ultimo tiro con 2.8 secondi sul cronometro. Con i fari puntati su Cruz, coach Ferro disegna la rimessa per Curcio, che però scheggia solo il ferro e regala al folto pubblico presente l’overtime.
Nel supplementare, i primi 90 secondi sono un nulla di fatto per entrambe le formazioni. È capitan Serpieri, poco servito e con “zero” alla voce punti, a trovare un canestro in post, accendendo la scintilla all’SG. Calegari segue le orme del suo dirimpettaio con uno sky-hook di pregevole fattura, Ka accorcia a 2 lunghezze, ma un super Buo fa tremare la Sforza con una tripla. Per qualche possesso la partita non si chiude con Buo che sbaglia due conclusioni aperte: Calegari è costretto al quinto fallo su Curcio che però fa solo 1/2.A quel punto ancora il capitano, con un taglio dentro l’area, e Innocenti, con un tocco di magia su un rimbalzo, lungo chiudono i giochi (76-69), settando il ruolino del girone di andata di Tiberius sul 5-4 (in attesa del recupero con Castel San Pietro).
Il prossimo impegno per l’SG Tiberius sarà ancora tra le mura amiche, venerdì 6 dicembre alle 21, per la prima gara di ritorno con il Basket Cesena 2005.