Sant'Agata: se ne va l'unico sportello bancario. Sindaco e giunta occupano l'ufficio
Nei giorni scorsi la Cgil aveva lanciato l’allarme desertificazione elencando i tanti comuni del riminese privi ormai di sportelli bancari, edicole e uffici postali. Dal 20 dicembre alla lista si aggiungerà purtroppo anche il comune di Sant’Agata Feltria in Alta Valmarecchia. Poco prima di Natale chiuderà infatti i battenti l’unica banca presente, Intesa Sanpaolo, e si porterà via anche il bancomat lasciando così la cittadina completamente sguarnita. Una decisione che non va giù all’amministrazione del comune tanto che oggi, 16 dicembre, il sindaco Goffredo Polidori, insieme a giunta, consiglieri e cittadini, ha deciso di occupare in maniera pacifica lo stabile. “Quello bancario è un servizio fondamentale per il territorio – spiega – a Sant’Agata vivono anche tanti anziani che hanno difficoltà con i servizi online“. Per non parlare poi dei visitatori che arrivano per manifestazioni come la Fiera del Tartufo o il Paese del Natale e che si troveranno senza neppure il bancomat. Sul territorio santagatese insiste poi anche l’azienda IndelB di Berloni con 500 dipendenti. L’amministrazione è informata già da tempo della chiusura e ha provato a mediare con Intesa, riuscendo però solo a posticipare l’addio di un paio di mesi (da ottobre a dicembre).
Sant’Agata: addio alla banca. Sindaco e giunta occupano l’ufficio
Il sindaco ha tentato di cercare alternative (“abbiamo sondato con i crediti cooperativi offrendoci anche di pagare l’affitto” spiega) ma senza fortuna. “Il Governo deve intervenire con una legge che impedisca la fuga delle banche da quei territorio, specie montani, in cui c’è un solo istituto – suggerisce Polidori – ancor di più in una realtà come la nostra che è ampia ben 80 km/q“. La protesta proseguirà per tutta la giornata ma, salvo colpi di scena, dalla prossima settimana i cittadini di Sant’Agata saranno purtroppo senza banca e senza bancomat.