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via alla 12° Legislatura

Regione. Prima seduta della Giunta De Pascale: tra le priorità bilancio, sicurezza, sanità

In foto: La nuova Giunta regionale E-R
La nuova Giunta regionale E-R
di Lucia Renati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 13 dic 2024 18:25
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Prima seduta per la nuova giunta regionale guidata dal presidente Michele de Pascale, che da oggi entra ufficialmente in carica con il via della 12/esima legislatura della Regione Emilia-Romagna.  L’approvazione del bilancio, con tempi più celeri, senza usare i 4 mesi previsti dall’esercizio provvisorio, la messa in sicurezza del territorio, l’avvio del procedimento di revoca della richiesta di autonomia differenziata, i conti della sanità. Anche se c’è di mezzo il Natale, il Presidente della Regione Michele De Pascale, nella prima seduta della nuova squadra di Governo, tira dritto sulle priorità già nelle prossime settimane.

Due le priorità indicate già nelle prossime settimane: “Vogliamo arrivare il prima possibile all’approvazione del bilancio per consentire una piena operatività all’ente e superare questo limite- ha sottolineato de Pascale-: ci metteremo immediatamente al lavoro, presentando una proposta all’Assemblea Legislativa in tempi rapidi, senza usare i 4 mesi previsti dall’esercizio provvisorio”. Alla manovra finanziaria, con un’attenzione particolare ai conti della sanità, si aggiungere la massima attenzione verso la messa in sicurezza del territorio: “Nella prossima settimana- ha proseguito de Pascale- riuniremo tutte le strutture coinvolte nel contrasto al dissesto idrogeologico e avvieremo una serie di sopralluoghi nelle aree più colpite, con problemi o cantieri in corso”. De Pascale ha anche annunciato “il via al procedimento di revoca della richiesta di autonomia differenziata da parte della Regione”.

“Ascolto e collaborazione reciproca ci guideranno in questo lavoro di squadra, che prevederà anche un forte rapporto con l’Assemblea Legislativa, nel rispetto delle forze di opposizione”, ha sottolineato il presidente, richiamando anche un confronto costruttivo “con le autonomie locali, perché una regione per essere unita, deve saper essere plurale e leggere le identità, le caratteristiche e le differenze dei suoi territori, così come con le parti sociali e gli organi informazione e la stampa”.