Non solo banchine. Al porto di Riccione progetto per riqualificare le darsene
Il progetto è di quelli ambiziosi a cui già la Giunta Tosi aveva messo mano: riqualificare l’area delle darsene marittime del porto turistico di Riccione, che comprende piazzale De Gasperi, la darsena di ponente e l’attraversamento di viale D’Annunzio, puntando anche al rilancio dell’ex Hotel Savioli Spiaggia e alla creazione della “Casa del Porto”. L’obiettivo è di trasformare quella zona in un polo attrattivo e multifunzionale. La Giunta Angelini ha dato mandato al servizio Rigenerazione urbana di elaborare il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (Docfap), coinvolgendo anche professionisti esterni per garantire un approccio integrato.
La riqualificazione interesserà piazzale De Gasperi, che sarà arricchito con spazi verdi, nuovi arredi e percorsi ciclopedonali, oltre alla possibilità di un parcheggio interrato che dovrebbe sostituire quello attuale. La darsena di ponente sarà oggetto di un restyling, con la realizzazione di una piazzetta e il miglioramento delle connessioni con la darsena di levante, in particolare dando soluzione al problema dell’attraversamento di viale D’Annunzio. Inoltre, è previsto il rilancio di strutture strategiche come l’ex Hotel Savioli e la costruzione della “Casa del Porto”, pensata per integrare servizi alla nautica e nuove aree funzionali.
Il progetto prevede il coinvolgimento di risorse pubbliche e private. Oltre alla realizzazione degli interventi infrastrutturali, sono in corso azioni per intercettare finanziamenti regionali ed europei, come il bando Por Fesr 2021-2027, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità economica delle operazioni.
La sindaca Daniela Angelini e l’assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli spiegano come questo intervento rappresenti un tassello cruciale per il futuro di Riccione: “Il porto sarà ripensato come un luogo attrattivo, sostenibile e inclusivo, in grado di rispondere alle esigenze di cittadini e visitatori, contribuendo al rilancio turistico e sociale della città”.