Nessuna traccia di Luca e Cristian nel punto segnalato al momento dell'SOS
I soccorritori non hanno trovato nessuno alle coordinate gps che Luca e Cristian avevano dato al 112 nel momento in cui avevano lanciato l’allarme domenica scorsa. Sul posto nella tarda mattinata di domenica erano arrivati quattro finanzieri del soccorso delle Fiamme Gialle. Erano riusciti a raggiungere il luogo segnalato, pur con tutte le difficoltà causate dalla tanta neve, il ghiaccio e il vento.
La speranza è che dopo aver perso il contatto, i due alpinisti santarcangiolesi si siano spostati trovando un rifugio. Intervistato dall’Ansa il comandante del soccorso alpini della Gdf dell’Aquila, Paolo Passalacqua spiega: “Sarà come andare a cercare persone in una valanga“. Purtroppo la speranza comincia ad affievolirsi e sulla sorte di Luca Perazzini, 42 anni, e Cristian Gualdi, di 48 c’è pessimismo, come ammette il finanziere Marco Moreschini all’emittente abruzzese Rete 8. “Non so fino a che punto si debba ancora sperare: però quella, c’è sempre, la speranza è l’ultima a morire. Quindi speriamo che abbiano trovato qualche anfratto, altrimenti è impossibile sopravvivere”
Oggi in cima al Gran Sasso c’era un alto rischio valanghe (3 su una scala di 5) e le temperature abbondantemente sotto lo 0. A causa del vento forte l’elicottero non è potuto decollare per sorvolare una zona più ampia. Domani, venerdì, si riprova e sarà utilizzato anche un dispositivo sonar per individuare le persone sotto le valanghe.