Luca e Cristian: le parole del padre, quelle del Vescovo, il ricordo degli amici
C’erano circa 600 persone, familiari, amici, colleghi, alla fiaccolata di preghiera organizzata a San Vito per Luca Perazzini e Cristian Gualdi, i due amici alpinisti di 42 e 48 anni morti sul Gran Sasso (vedi notizia). A condurre la preghiera è stato il Vescovo Nicolò Anselmi. A prendere la parola alcuni amici che hanno ricordato Luca e Cristian come persone di grande disponibilità è umanità. Presente anche il padre di Luca, Giancarlo, che ha avuto la forza per raccontare le emozioni di questi terribili giorni, dalla speranza iniziale al dolore delle ultime ore. “È stata una disgrazia, i soccorritori non hanno potuto fare nulla per salvarli“, ha detto (come riportato dai quotidiani locali) ricordando che i venti soffiavano a 140 chilometri orari hanno spinto i due amici nel canalone. Nessuna polemica sui soccorsi costretti ad operare in condizioni meteo estreme in una montagna dove i cambi di tempo sono repentini. Giancarlo spiega che Luca è stato trovato sotto due metri di neve e il suo telefonino suona ancora visto che lo zaino non è stato trovato. E poi il ricordo del figlio: esuberante, trascinatore, sempre presente e pronto a risolvere problemi. Per Luca non era la prima volta sul Gran Sasso, ricorda il padre, e non sarebbe stata l’ultima. Ha invece intenzione di presentare un esposto alla procura di Teramo il fratello di Luca, Marco, per capire perché se le condizioni meteo erano proibitive e pericolose non sia stata impedita la salita ai due alpinisti.
“Ero tra tutte le persone rimaste col fiato sospeso in questi interminabili giorni, sperando che qualcosa di positivo accadesse – ha detto il Vescovo – invece se siamo qui è perchè le nostre speranze hanno avuto una evoluzione diversa. E’ però mio dovere annunciare, nella fede di chi è credente, che Luca e Cristian dal cielo ci guardano e sono presenti in mezzo a noi. Il Signore Gesù lo ha detto più volte: “io vado ad occuparvi un posto”. Luca e Cristian lo hanno occupato un po’ troppo prematuramente. Siamo vicini alle famiglie.” “Alla vigilia di un Giubileo che si chiama proprio “della speranza” – ha proseguito – chiediamo a Luca e Cristian di guardarci, accompagnarci e consolarci, non dalla cima delle montagne, ma dalla vetta del Paradiso” ha concluso il Vescovo.
A San Vito la fiaccolata per Luca e Cristian, gli alpinisti morti sul Gran Sasso
I funerali sono stati fissati per giovedì 2 gennaio con due cerimonie separate: l’ultimo saluto a Perazzini si svolgerà alle 10 nella chiesa di San Vito, mentre quello a Gualdi alle 15 nella chiesa della Collegiata a Santarcangelo. Entrambe saranno celebrate dal vescovo.
L’amministrazione comunale, Città Viva e la Pro Loco hanno organizzato un momento di raccoglimento collettivo per lunedì 30 dicembre. A partire dalle ore 18, due file di candele verranno accese lungo la scalinata di via Saffi, mentre i negozi del centro città accenderanno anch’essi una luce alla propria vetrina, invitando tutti i santarcangiolesi che vorranno a fare lo stesso sul davanzale della propria finestra.
I due alpinisti erano dispersi sul Gran Sasso da domenica 22 dicembre, dopo essere scivolati sul Vallone dell’Inferno mentre affrontava la Direttissima del Corno Grande. I loro corpi sono stati recuperati nella mattinata del 27, a distanza di cinque giorni dalla loro sparizione, a causa di condizioni meteorologiche proibitive in quota che hanno costretto i soccorritori a sospendere le ricerche per alcuni giorni.