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Un arrivo avventuroso

La reliquia di San Nicola esposta in Basilica Cattedrale

In foto: la reliquia di San Nicolò
la reliquia di San Nicolò
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 7 dic 2024 18:38
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Venerdì, con una Messa in Basilica Cattedrale, la diocesi di Rimini ha celebrato la festa di San Nicola. Per la prima volta resterà esposta in Duomo la sua reliquia arrivata in modo rocambolesco in città nel dodicesimo secolo.

San Nicola: la reliquia esposta in Basilica Cattedrale

Il Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, in vista dell’Anno Giubilare 2025, per la prima volta nella storia della città di Rimini ha proposto l’esposizione solenne della reliquia di San Nicola (l’omero custodito a Rimini) in Basilica Cattedrale, per la venerazione di tutti, nella cappella di Sant’Agostino (la terza a sinistra), insieme ad una nuova icona dipinta da don Gioacchino Vaccarini, della comunità di MonteTauro e Delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Una breve mostra in sei grandi pannelli illustrerà l’avventuroso arrivo a Rimini della reliquia, nel 1177, ma anche la figura di questo santo straordinario.

Secondo la tradizione, l’òmero di san Nicola di Bari, vescovo di Myra, sarebbe giunto a Rimini in modo rocambolesco verso la fine del XIII secolo. Diverse sono infatti le documentazioni fornite da eminenti storici e studiosi, a partire soprattutto dalla fine del XVI secolo, dall’Aldimari, al Clementini, fino alle ricerche del Tonini che giungono alla metà del XIX secolo. In particolare Cesare Clementini nella sua celebre storia di Rimini pubblicata nel 1617, osservava che nel 1177 “successe un caso, degno di memoria, e di contemplazione, poiché piacque à Sua Divina Maestà di fare un altro ricco dono a questa Città…”. Un prezioso dono che portò il comune di Rimini nel 1633 alla proclamazione di san Nicola a patrono della città.

La presenza della reliquia di san Nicola a Rimini è per molti versi davvero straordinaria. – ha scritto Natalino Valentini – Ciò non solo dal punto di vista storico, poiché testimonia ancora una volta dei profondi legami della nostra città con l’Oriente cristiano e il mondo slavo ortodosso, legami culturali, artistici e spirituali che riaffiorano dai suoi strati antichi e moderni. Ma la rilevanza sta anche nella «storia degli effetti» che la devozione a san Nicola ha generato nel corso dei secoli nella letteratura, nell’arte, nella liturgia, nella spiritualità. Davvero esemplare a questo riguardo è la documentazione della Vita e dell’Inno liturgico dedicato a san Nicola e presente nel Passionario della Cattedrale dell’inizio dell’XI secolo (ora custodito presso l’Archivio Diocesano), che testimonia di una viva devozione per il santo prima ancora dell’arrivo della reliquia a Rimini”.
Nel 2006 il compianto Vescovo di Rimini, mons. Mariano De Nicolò fece dono di un frammento della reliquia – simbolo di unità tra Oriente e Occidente – alla Diocesi ortodossa di Dimitriade (Grecia).