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epocale crisi dell’anima

La professione medica umiliata dalla tuttologia del web. Lo sfogo di Pesaresi (Snami)

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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 31 dic 2025 12:11 ~ ultimo agg. 12:16
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La professione medica è sempre più svilita in una società dove il cittadino è convinto di trovare sul web tutte le verità e le risposte alla sua mancanza di competenze. E’ l’amaro sfogo di Pietro Pesaresi, presidente per la provincia di Rimini di Snami, Sindacato nazionale autonomo medici italiani. Solo un mutamento culturale profondo, per Pesaresi, potrà sventare questa “gigantesca epocale crisi dell’anima umana”.

“Non passa giorno senza leggere sugli organi di stampa un attacco alla categoria medica, sia per errori medici che per una “crisi di sistema” di una intera categoria che appare sempre più scollegata dalla pubblica opinione “laica”. Il problema è molto profondo e coinvolge aspetti filosofici culturali psicologici sociologici di tale portata che difficilmente ne possiamo percepire l’evoluzione che sarà sempre più accelerata. In una sola generazione il medico da “sciamano-santone-luminare” appartenente a una casta intoccabile è diventato un semplice piccolo uomo mediocre difettoso fallibile e quindi attaccabile, in una presa di coscienza che ricorda l’evoluzione del rapporto con i genitori dei bambini che diventano adolescenti. Già Battiato nella canzone “tramonto occidentale” descriveva la crisi della famiglia per “mancanza di padri”… e in analoga crisi è la medicina. Pochi però realizzano oggi che al posto dei padri c’è una grande “madre” che si ipertrofizza sempre di più e che accoglie questi figli sperduti e disperati a braccia aperte e con mammelle sempre pronte ad allattarli: naturalmente la nuova madre è la RETE che simile a un organo neuronale sta assumendo una sua autonomia e rassicura tutti gli orfani culturali offrendo un sapere nuovo e sempre attuale a cui attingere e da cui succhiare nuove verità sul “tutto” dello scibile umano e oltre, oltre il reale, oltre il vero e oltre il futuribile. In questa gigantesca epocale crisi dell’anima umana il conflitto tra gli “orfani di padri” da una parte e gli “uomini mediocri che danno farmaci” (cioè “veleni” nella etimologia greca) dall’altra, si acuirà sempre di più, questo è inevitabile. Per superarlo occorrerà un mutamento culturale radicale e profondo e una presa di coscienza sull’incommensurabile valore del corpo umano e della “Cura” e sull’uso che se ne fa nella società contemporanea, oltre a una vera e sincera alleanza tra esseri umani contro “la fredda notte fuori dalla caverna” (quando ancora oggi invece il modello standard per la soluzione delle controversie è la guerra e l’antagonismo sociale)”.