Infermiera molestata, nuovi guai per il 31enne che "odia le donne"
Una parte della rabbia e del disprezzo che palesa nei confronti delle donne deriverebbe da quanto accaduto il 24 gennaio scorso al pronto soccorso dell’ospedale Infermi, dove arrivò in stato di alterazione psicofisica per un mix di alcol e sostanze stupefacenti. L’uomo, un 31enne del Riminese già denunciato per maltrattamenti in famiglia, mentre si trovava disteso sulla barella, afferrò al collo con la mano destra un’infermeria di 27 anni che gli stava effettuando un prelievo e, tirandola verso di sé, tentò di baciarla con la lingua. La pronta reazione della sanitaria le permise di divincolarsi dalla presa del paziente e allontanarsi in tempo. Poi il 31enne fu sedato.
Una volta terminato il turno di lavoro, l’infermiera si era recata, ancora scossa, al posto di polizia all’interno ospedale per denunciare quanto accaduto. La Procura di Rimini per quell’episodio ha aperto un fascicolo per tentata violenza e di recente all’uomo è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini a firma del sostituto procuratore Davide Ercolani. Nel frattempo, però, la sua misoginia è ulteriormente cresciuta, come si evince dalle frasi choc registrate di nascosto dalla sua compagna e consegnate ai carabinieri (vedi notizia). Il 31enne, difeso dagli avvocati Andrea Guidi del Foro di Rimini e Paolo Tamagnini del Foro di Forlì, non potrà avvicinarsi alla madre di suo figlio e dovrà indossare il braccialetto elettronico, così come disposto dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli.