Indagine Confcommercio sui regali di Natale: se ne fanno di più rispetto al 2023, ma vince il web
Indagine Confcommercio: il 79,9% delle persone acquisterà regali di Natale, con una spesa media di 207 euro, in netto rialzo rispetto allo scorso anno. Gianni Indino, presidente Confcommercio della provincia di Rimini: “Dati di buon auspicio per il commercio. Oggi più che mai, prediligere i negozi di vicinato, le botteghe di quartiere, gli esercizi dei nostri borghi: comprare sotto casa significa fare un regalo anche a noi stessi alimentando l’economia di tutto il territorio in cui viviamo”. Anche quest’anno i regali più gettonati saranno quelli enogastronomici, seguiti da giocattoli, libri, abbigliamento e articoli per la cura e la bellezza della persona ma l’indagine evidenzia anche che solamente il 27,5% degli intervistati ha dichiarato di affidarsi esclusivamente ai punti vendita tradizionali: a combinare acquisti sul web e nel negozio fisico sarà il 62,6%.
L’indagine di Confcommercio – Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research, attesta al 79,9 la percentuale di persone che faranno acquisti per i regali di Natale. Un aumento consistente, se paragonato al 73,2% dello scorso anno. La spesa media sarà di 207 Euro pro capite, mentre nel 2023 si era fermata a 186 Euro a testa.
“Un dato importante, sicuramente di buon auspicio per il nostro commercio ad un paio di settimane dal Natale, nel momento in cui si sceglie cosa, ma soprattutto dove, fare gli acquisti per i regali. Fondamentale – dice Gianni Indino, presidente di Confcommercio della provincia di Rimini – oggi più che mai, prediligere i negozi di vicinato, le botteghe di quartiere, gli esercizi dei nostri borghi: comprare sotto casa, non mi stancherò mai di dirlo, significa fare un regalo anche a noi stessi alimentando l’economia di tutto il territorio in cui viviamo. Proprio per questo il commercio locale va tutelato e continueremo a lottare stando a fianco dei commercianti e chiedendo alle istituzioni un piano Marshall, che faccia leva sulla premialità per chi resiste alle condizioni attuali nonostante calo dei consumi, burocrazia, costi sempre più elevati, affitti inarrivabili, spietata concorrenza delle multinazionali del web”.
“Troppo spesso – continua Indino – parliamo con dispiacere di desertificazione commerciale, con tutte le implicazioni critiche che le porte chiuse e le vetrine spente portano alla sicurezza, alla vivibilità e all’appeal delle nostre città. Eppure senza gesti concreti non riusciremo mai ad invertire la rotta. Comprando nei negozi di vicinato, in cambio si avrà la certezza di acquistare prodotti di qualità combattendo così abusivismo e contraffazione, ma soprattutto si avrà la possibilità di godere delle competenze, della gentilezza e dei consigli dei nostri commercianti di fiducia. Di esempi ne potrei fare mille, dal consiglio sul libro più adatto ai giusti abbinamenti. E poi la possibilità di toccare con mano i materiali, provare i capi di abbigliamento e le calzature, scegliendo tra le tante possibilità che i nostri commercianti possono proporre. Personalmente non rinuncerei mai a questo servizio: la gentilezza di chi ti accoglie, ti indica la soluzione migliore, ti propone numerose scelte e ti consiglia l’acquisto giusto grazie alle competenze maturate negli anni di attività significa vivere un’esperienza con la lettera maiuscola. Per promuovere gli acquisti nei negozi di prossimità e il senso di convivialità che solo gli acquisti fisici riescono a dare, abbiamo creato anche quest’anno una campagna social che renda l’idea di cosa si perde affidandosi alle grandi piattaforme dell’on-line. Sui canali web di Confcommercio della provincia di Rimini sarà possibile guardare quello che intendiamo come piacere dello shopping: un altro nostro piccolo contributo ad una battaglia in cui crediamo fermamente”.