i dati riminesi
Indagine CNA. L'imprenditoria giovanile è dinamica nonostante le difficoltà
In foto: i dati riminesi
di Redazione
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sab 21 dic 2024 10:00 ~ ultimo agg. 10:00
I risultati di un’indagine CNA sui giovani imprenditori: soltanto il 32% degli under 40 ha ereditato l’azienda. L’86% non ha utilizzato incentivi pubblici e solo il 17% ha fatto ricorso al credito bancario. In provincia di Rimini 2391 le imprese giovanili.
La tendenza di quel grande dinamismo registrato tra i giovani imprenditori del territorio riminese – spiega CNA -trova conferma a livello nazionale dove soltanto uno su tre ha ereditato l’azienda, ma quasi il 60% è figlio di imprenditori. Ma quanto pesano nel territorio le aziende guidate dai giovani? Nella provincia di Rimini al 30 giugno 2024 (dati Camera di Commercio della Romagna) sono 2391 le imprese giovanili attive pari al 6,9% di quelle totali attive sul territorio (la media in regione è del 7,2% mentre 8,2% in Italia ).
Dai dati CNA emerge come i giovani imprenditori siano profili che si formano attraverso lo studio ma che difficilmente trovano poi corrispondenza nella propria avventura imprenditoriale: Il 35% ha conseguito almeno una laurea triennale ma per il 45% infatti la formazione scolastica/universitaria conta poco o nulla nell’attività aziendale mentre oltre l’86% non ha utilizzato incentivi pubblici per avviare l’attività.
“I giovani imprenditori sono al centro dell’azione della CNA perché rappresentano il futuro del nostro territorio – commenta Davide Ortalli direttore di CNA Rimini – attraverso questa indagine sugli imprenditori under 40 promossa da CNA Giovani Imprenditori si notano gli effetti negativi dell’inverno demografico (tra il 2010 e il 2023 la popolazione di under 35 è scesa di circa 3 milioni di individui) ma si ha pure la conferma del desiderio diffuso di fare impresa da parte dei giovani, ragazzi che si formano ma che difficilmente trovano le condizioni ideali per avviare l’impresa: solo il 17,3% degli intervistati per esempio ha potuto contare sul credito bancario. Viene poi confermata come chi faccia impresa abbia spesso acquisito esperienza sul campo da dipendente per poi aspirare a realizzarsi e crescere facendo impresa”
Sul territorio riminese delle 2391 imprese giovanili 1096 sono di Rimini (45,8%) mentre 274 sono di Riccione (11,45%), 160di Bellaria (6,7%), Santarcangelo di Romagna 136 (5,7%), Cattolica 130 (5,4%) poi seguono gli altri comuni. Per quanto riguarda i settori commercio, ingrosso e dettaglio, riparazione autoveicoli contano 613 aziende condotte da giovani imprenditori (25,6%), costruzioni 437 (18,3%), alloggio e ristorazione 347 (14,5%), attività professionali, scientifiche e tecniche 137(5,7%).
“Ma in Italia è molto difficile avviare un’impresa ed è altrettanto difficile portarla avanti – commenta Mirco Galeazzi Presidente CNA Rimini– viviamo una fase molto delicata tra conflitti e una congiuntura difficile ma dalla politica non arrivano risposte e neanche una visione. Da quasi un anno abbiamo segnalato la crisi della moda che è un fiore all’occhiello del Made in Italy ma ancora non abbiamo risposte soddisfacenti. Alla politica chiediamo qualche risposta in più ad esempio come si può essere competitivi se le nostre imprese pagano l’energia il 60% in più di quelle spagnole? Sul nostro territorio c’è fermento nell’imprenditoria giovanile in CNA in modo particolare nel settore del cinema audiovisivo (nell’ultima iniziativa al Fulgor presenti in 94 con un’età media di 24 anni), del food enogroalimentare e nella ristorazione”.
I dati fanno emergere come 41,2% del campione intervistato affermi di essere imprenditore di prima generazione e come il 61,3% abbia avviato l’impresa in prima persona confermando che la grande maggioranza ha fatto dell’imprenditoria una scelta di vita professionale con l’obiettivo di sviluppare un progetto originale. Il 32% invece gestisce imprese ereditate/donate da familiari e si propongono di rinnovare l’impegno delle generazioni precedenti. Per il 42% la scelta imprenditoriale deriva dalla volontà di realizzare le proprie aspirazioni (31,7%) o di migliorare la propria condizione economica (10,2%).
Dall’indagine emerge che, a partire dal 2004, anno in cui è cessato il regime di neutralità fiscale per le cessioni di impresa, il numero di imprese già esistenti acquistate sul mercato si è dimezzato. Ad oggi solo il 6,6% degli under 40 intervistati ha dichiarato di aver acquistato l’impresa sul mercato. Infine un dato che fa riflettere: l’86,2% degli under 40 non ha utilizzato incentivi pubblici per l’avvio d’impresa.
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