Imprese femminili, Rimini non eccelle: 76esima in Italia
In provincia di Rimini (dati aggiornati al 30 settembre) le imprese a guida femminile sono 7670 su 34.725 complessive con una incidenza del 22,1% che pone il territorio al 76esimo posto in Italia. Un dato non eccelso ma in linea con quello emiliano romagnolo visto che Rimini si posiziona, per incidenza, davanti a Piacenza, Modena, Ravenna, Bologna, Parma, Forlì Cesena, Reggio Emilia. Solo Ferrara (54esima) fa meglio. E’ quanto emerge dall’analisi sull’imprenditoria femminile elaborata dalla CGIA di Mestre. In Italia l’incidenza si attesta al 22,7% con Cagliari in vetta (oltre il 40%) e Milano in coda (sotto al 18%).
Nonostante il tasso di occupazione femminile più basso d’Europa, rileva la CGIA, l’Italia presenta, in termini assoluti, il numero più elevato di lavoratrici indipendenti. Circa il 56% delle donne imprenditrici attive nel nostro Paese è impiegato nel settore dei servizi alla persona (quali parrucchiere, estetiste, tatuatrici, massaggiatrici, lavanderie, ecc.) e nei servizi alle imprese (in qualità di titolari o socie di agenzie di viaggio, agenzie immobiliari, imprese di pulizie, noleggio di veicoli, agenzie pubblicitarie, fotografe, video maker, studi di commercialisti e consulenti del lavoro). Inoltre, poco meno del 20% opera nel commercio, mentre poco oltre il 10 è attivo nell’Horeca e circa un ulteriore 6 nell’industria, medesima percentuale si riscontra anche nell’agricoltura. Il basso tasso di occupazione femminile in Italia, evidenzia la ricerca, è principalmente attribuibile all’elevato carico di lavoro domestico che grava sulle spalle delle donne. Purtroppo, il nostro Paese ha storicamente investito in misura limitata nello sviluppo dei servizi sociali e della prima infanzia, penalizzando le donne in modo duplice. In assenza di adeguati investimenti in questi ambiti non sono stati creati nuovi posti di lavoro che avrebbero potuto essere occupati prevalentemente da donne. Numerosi studi a livello internazionale dimostrano come l’imprenditoria femminile possa rappresentare una chiave per incrementare l’occupazione femminile; infatti le donne che fanno impresa tendono ad assumere altre donne in misura significativamente maggiore rispetto ai loro colleghi maschi.