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3 dicembre

Giornata mondiale dei diritti della persona con disabilità: Chiedimi quando sono felice

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 2 dic 2024 09:29 ~ ultimo agg. 9 dic 10:44
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La felicità corrisponde a uno stato emotivo positivo e implica una sensazione di soddisfazione e di benessere personale, associata ad una percezione positiva delle cose che accadono nel proprio stato di vita. La felicità è il tema a cui La Fraternità ha scelto di dedicare la manifestazione“Io valgo 2024”, in programma a Santarcangelo di Romagna (RN) martedì 3 dicembre nella Giornata mondiale dei diritti della persona con disabilità, un evento che coinvolgele personeche frequentano i Centri diurni, i Centri socio-occupazionali e i servizi educativi della cooperativa sociale romagnola, promosso insieme all’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e alle cooperative sociali del territorio.

L’appuntamento è in piazza Ganganelli alle ore 10,30, per concretizzare queste idee attraverso una camminata fino all’area del Parco della Fiera, ascoltando nel frattempo quattro testimonianze di persone con disabilità, che racconteranno la loro capacità di trovare felicità nello sport, nel lavoro e nel progetto di autonomia.

“In questa giornata, con l’evento ‘Io Valgo 2024… chiedimi quando sono felice’, vogliamo mettere a fuoco la vita delle persone con disabilità, che, come ci informa la ministra Alessandra Locatelli, sono poco più di tre milioni solo in Italia, per le quali l’inclusione diventa una necessità” spiega Valerio Giorgis, presidente della Cooperativa sociale La Fraternità.

Nei lavori dell’ultimo G7 dedicato all’inclusione e alla disabilità, che si è tenuto in Umbria a metà ottobre, il ministro Locatelli ha incontrato i suoi omologhi del G7 e di alcuni Paesi invitati speciali ed è stata firmata la Carta di Solfagnano. Sono otto gli obiettivi indicati, condivisi da tutti i Paesi presenti: il primo riguarda l’inclusione,che deve essere una priorità per tutti, il secondo l’accessibilitàa tutti i servizi, il terzo il raggiungimento di una vita autonoma e indipendente, il quarto la valorizzazione dei talentie la conseguente inclusione lavorativa, il quinto la promozione dellatecnologiacome mezzo per superare le disparità. Sport e culturasono al sesto posto, seguiti dalla dignità della vita e dei servizi. Chiude la prevenzione in caso di emergenze climatiche e crisi umanitarie.

“Apprezziamo questa lettura che vede la vita delle persone con disabilità non solo come ‘oggetto di assistenza’, ma ne coglie la potenzialità che si può esprimere in tutti i settori, dalla scuola al lavoro, dallo sport alla vita indipendente, nella valorizzazione delle capacità e dei talenti di ognuno” continua Giorgis.

Ecco perché è importante chiedere alle persone con disabilità quando sono felici, in famiglia, nel lavoro che svolgono, nel tempo libero o nello sport con gli amici, perché appartengono a una comunità e a un territorio accogliente e inclusivo. La felicità è un progetto di vita che prende forma dai diritti e dai desideri della persona stessa, attraverso incontri con la famiglia e con la rete sociale e sanitaria che la circonda, restituendole dignità, opportunità, benessere e felicità.

L’AGENDA DELL’APPUNTAMENTO

Alle 10:30,primadella sfilata per le vie di Santarcangelo, saluti istituzionali di Filippo Borghesi, assessore con deleghe a Servizi alla persona e Inclusione e innovazione sociale del Comune di Santarcangelo di Romagna (RN) e di Alice Parma, consigliera regionale, già sindaca di Santarcangelo.

Alle 11.30, alritorno in piazza Ganganelli, unabreve performance sulle parole e gli obiettivi della Carta di Solfagnano.