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di Carlo Alberto Pari

Diseducazione minorile: evoluzione o regressione?

In foto: immagine trasmessa da Coriano Futura
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di Ospite   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 1 dic 2024 12:21 ~ ultimo agg. 12:24
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Lo spunto per la riflessione, si può sintetizzare in un evento di cronaca recentemente accaduto nella nostra provincia, ma sono ormai usuali ovunque e difficilmente controllabili. Riguarda la diseducazione minorile. Una breve sintesi. La notte di Hallowen, in una frazione della nostra provincia si sono riuniti decine di ragazzini, stando alla cronaca, alcuni hanno disturbato con petardi (normalmente vietati anche a Capodanno), vandalizzato e persino incendiato un’auto di un signore disabile. Del resto, se si gira con un passamontagna, un accendino ed bella tanica di benzina, i presupposti sembrano idonei per creare problematiche del genere. Credo sia ora di mettere un freno al lassismo dilagante, con razionalità, buon senso, educazione civica. I minori vanno educati al rispetto delle norme e delle regole di convivenza, e questo spetta ai genitori. Peraltro, lo impone la legge.

Una sentenza della Corte di Cassazione, ribadisce l’obbligo incombente sui genitori, di impedire eventi dannosi cagionati dai figli minori. Ancora più recentemente, i Giudici hanno condannato in modo esemplare i genitori di una minore. Il fatto, in estrema sintesi. All’interno di una scuola, una ragazzina spinge una coetanea che cade, creandogli dei danni. I Giudici hanno sentenziato che i genitori non avrebbero impartito alla figlia “un’istruzione consona al rispetto delle regole basilari della civile coesistenza”, di conseguenza, li hanno condannati per i danni cagionati dalla figlia, ad un risarcimento di 85.000 euro (salvo errori, la richiesta era di circa 50.000). Una sentenza che farà storia e che mi auguro sia di monito, anche per le richieste che gli enti pubblici devono predisporre in caso di vandalismi, il danno è per tutta la comunità ed è giusto e doveroso chiedere i risarcimenti, soprattutto in un Paese estremamente indebitato, che non ha soldi sufficienti, neppure per la Sanità pubblica. In conclusione mi pongo una domanda : si pretende troppo, chiedere ad un genitore di seguire, educare, responsabilizzare il figlio, oppure è “moderno” lasciare scorrazzare dei minori durante la notte, senza sapere dove sono, con chi sono, che cosa fanno e spesso, che cosa assumono o quanto alcol ingurgitano ? “. Sicuramente, è molto più semplice fare finta di nulla, lasciarli crescere senza valori, colpevolizzare gli altri per ogni negatività, compresi gli insegnanti in caso di insufficienze, fingendo di essere degli amici, non genitori con ruoli e responsabilità ben diverse. Una cosa è certa, i comportamenti di questi genitori provocano danni sociali difficilmente rimarginabili, soprattutto per i figli, a cui forniscono un passaporto per una vita infernale.

Sono riflessioni financo banali, ma la “cultura” degli ultimi anni, totalmente priva di valori differenti dal denaro, ha traviato la razionalità, spingendola verso l’astruso.

di Carlo Alberto Pari