Conferenza di fine anno. De Pascale: non capirei la nomina di un altro commissario
Conferenza stampa di fine anno a Bologna del presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale. Tra i vari argomenti quello più caldo il rinnovo della struttura commissariale post alluvione.
Per prima cosa la vicinanza ai famigliari e alla comunità di Santarcangelo per quella che, nel corso delle ore in mattinata, è stata la tragica notizia del ritrovamento senza vita di Luca e Cristian, i due alpinisti romagnoli sul Gran Sasso.
Il 2024 è stato un anno particolare per la Regione, in cui si sono susseguiti tre presidenti: Bonaccini eletto europarlamentare, Priolo che ha ricoperto l’incarico pro-tempore, e infine De Pascale, eletto a novembre e che ancora per qualche giorno è sindaco di Ravenna.
Il 30 dicembre è previsto il voto sulla sua decadenza. Fabio Sbaraglia, il vice sindaco, prenderà le redini del Comune di Ravenna fino alle elezioni che dovrebbero tenersi tra il 15 aprile e il 15 giugno.
Durante la conferenza di oggi, De Pascale ha affrontato vari temi, quello più caldo è il rinnovo della struttura commissariale post alluvione, fino ad oggi in capo al generale Figliuolo, prossimo alla scadenza. Al Generale è stato affidato un nuovo incarico. De Pascale, la cui proposta è assumersi lui l’incarico, ha precisato di non aver sentito nessuno e circolano indiscrezioni sulla presidente Meloni che starebbe per nominare a guida della struttura un nuovo tecnico.
La dichiarazione ai giornalisti:
“Non capiamo perché insistere sulla scelta di un militare”, la replica di de Pascale. Così “passa il messaggio che davanti alla gestione delle emergenze la Repubblica si affida a competenze della Difesa. E questo non riusciamo a capirlo”. In ogni caso, sottolinea de Pascale, visto che lo prevede la legge “ci aspettiamo di essere sentiti, qualunque sia la scelta”.
Dal canto suo il governatore lancia una seconda proposta: “Mi unisco alla richiesta che aveva fatto in campagna elettorale Elena Ugolini (la sua sfidante sostenuta dal centrodestra, ndr): almeno nominiamo un tecnico della materia se non il presidente della Regione. Una persona che se ne intenda di protezione civile, ricostruzioni, opere idrauliche, idrogeologiche”. Poi il presidente della Regione punta su un altro aspetto: “Penso che serva una figura sul territorio. Il fatto di aver gestito tutto da Roma, peraltro senza essere dedicati esclusivamente a questa attività, è stato un errore oggettivo”.
De Pascale ha poi affrontato altri temi caldi: la crisi dell’automotive e la sanità.