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Caro bollette: per vendere energia bisogna essere “utility manager”

il riminese Marco Lupo alla Camera con delegazione Assium

Via libera in Parlamento all’ordine del giorno presentato dall’onorevole Letizia Giorgianni (FdI) che impegna il Governo ad intervenire con urgenza a tutela dei consumatori di energia, gas e telecomunicazioni. Oltre a prevedere che i clienti domestici vulnerabili possano accedere al servizio a tutele graduali entro il 30 giugno 2025, il provvedimento propone l’istituzione obbligatoria di una nuova figura professionale: l’utility manager. Chiunque voglia occuparsi della vendita di contratti di energia (o altre utenze) dovrà conseguire un attestato. La figura del manager delle utenze, già comunque riconosciuta e inquadrata con la pubblicazione della norma UNI 11782:2020, dal 2025 potrebbe diventare dunque obbligatoria. La nuova figura aiuterà i consumatori a districarsi nella giungla del mercato delle offerte, a risolvere i problemi con gli operatori, a ridurre gli sprechi e a ottimizzare i consumi, contrastando tutte le politiche commerciali aggressive e poco trasparenti.

Oggi, per via delle logiche costantemente variabili, non basta più scegliere l’offerta giusta. Il cliente va seguito nel tempo. Per tutti noi professionisti, costretti ogni giorno a combattere con la diffidenza, spesso legittima, delle persone è un momento storico. E’ finita l’era degli improvvisati“, commenta Marco Lupo, utility manager riminese Marco Lupo e delegato regionale di Assium che a luglio era stato a Roma proprio per depositare la proposta di legge. “Ho sempre pensato che in questo mercato vi fosse un grande vuoto, non solo normativo: già dieci anni fa, quando mi approcciai al settore, provai a interpretare il mio ruolo non come classico venditore che ha l’obiettivo soltanto di strapparti il contratto, ma come un consulente che ti segue passo dopo passo, ti consiglia, ti forma, ti mette nelle condizioni di capire e si guadagna la tua fiducia coi fatti. Perchè per fare la dichiarazione dei redditi devi essere un commercialista e la vendita di un contratto energetico può farla anche l’ex pizzaiolo che dall’oggi al domani finisce a lavorare in un call center?“, si domanda Lupo che ricorda comunque come queste persone siano tra le più sfruttate nel mercato. “Questo, come tutti, è un lavoro che richiede competenze specifiche: bisogna saper gestire i contratti energetici, saperli analizzare, interpretare, conoscere il regolatorio. Vale per un’utenza domestica, ma anche per attività commerciali, negozi e qui in riviera anche molti hotel“.

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