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Amministrazione e AUSL incontrano il mondo socio-sanitario a Miramare

Si è svolto nella mattinata di oggi un incontro presso il Nodo Territoriale di Salute di Miramare, attualmente in fase di sperimentazione, che ha visto la partecipazione di Kristian Gianfreda, assessore alle Politiche per la Salute del Comune di Rimini, e del dirigente dell’AUSL Romagna, Tiziano Carradori. Insieme, hanno incontrato i vertici del Dipartimento del Distretto Socio-Sanitario di Rimini e i medici di medicina generale per discutere le prospettive della sanità locale e definire le linee guida per il futuro.  
Carradori ha colto l’occasione per delineare le direttrici strategiche della sanità 2025, ponendo l’accento sulla centralità e sull’innovazione rappresentate dai Nodi Territoriali di Salute, strumenti chiave del nuovo modello sanitario riminese, sostenuti fortemente anche dall’azienda sanitaria, come ha precisato il dirigente nel suo intervento. A tal proposito, Carradori ha espresso anche il proprio apprezzamento per l’impegno profuso dall’amministrazione comunale per la costruzione di un sistema socio-sanitario all’avanguardia, basato sulla prossimità e sulla multidisciplinarietà nell’assistenza.  L’assessore Gianfreda ha sottolineato l’importanza strategica del Nodo di Miramare, evidenziando il valore della visita di Caradori e del confronto con la classe dirigente del mondo socio-sanitario. “La presenza del dottor Carradori è un riconoscimento significativo per il nostro lavoro – è il commento dell’assessore -. I Nodi Territoriali di Salute rappresentano un’arteria centrale del nuovo modello di sanità che stiamo delineando: una sanità integrata, capace di offrire risposte concrete, in modo coordinato e innovativo. Miramare è un laboratorio di questa visione, e il confronto e la sinergia con AUSL Romagna ci permetteno di fare sempre meglio”.  
Il Nodo di Miramare, in quanto progetto pilota, mira a diventare un punto di riferimento per l’assistenza territoriale: un luogo dove le competenze sanitarie e sociali si incontrano per garantire ai cittadini un supporto completo e personalizzato, grazie a una gamma di servizi che spazia dalla mappatura e dall’analisi dei bisogni delle persone che vivono il territorio fino agli interventi mirati a domicilio.  Si tratta, in particolare, del tassello di un progetto più esteso che punta all’attivazione di un totale di 12 Nodi distribuiti strategicamente in diverse aree del comune, organizzate in ‘microzone’. In ciascuna di queste, infatti, sorgerà un presidio multidisciplinare che unisce operatori sanitari, sociali ed educativi in un lavoro di squadra, con il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale per i casi più complessi. Gli obiettivi perseguiti dai Nodi territoriali sono molteplici: portare le cure più vicino alle persone e rafforzare il sistema sanitario locale, alleggerendo la pressione degli ospedali. In particolare, i Nodi sono stati concepiti anche per supportare l’attività ospedaliera, riducendo il sovraccarico nei pronto soccorso attraverso un’azione preventiva e integrata finalizzata a intervenire sui codici bianchi e su quelle situazioni che si possono gestire direttamente sul territorio.
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