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Voci per Gaza: due mostre a Rimini e una a Riccione

This shoe was not red, Dear Palestine e I am a woman. No more and no less: saranno inaugurate venerdì 22 e sabato 23 novembre tre mostre a Rimini e Riccione che si inseriscono nella rassegna Voci per Gaza. Incontri, letture, mostre, musica per promuovere pace e diritti umani organizzata da EducAid in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna nell’ambito del Bando Pace 2024 e promossa in partnership con Provincia di Rimini; Comune di Rimini, Comune di Riccione, Comune di Santarcangelo di Romagna; Anthea; CEIS – Centro Educativo Italo Svizzero; Il Millepiedi cooperativa sociale; CGIL Rimini e Gruppo Icaro.

This shoe was not red, di Gianluca Costantini e Dear Palestine, di Roberta Micagli saranno inaugurate presso l’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini venerdì 22 novembre alle ore 18.00 alla presenza degli autori. La mostra proseguirà sino al 15 dicembre.

Gianluca Costantini (Ravenna, 1971) è un artista attivista che da molti anni combatte le sue battaglie attraverso il disegno. Il suo lavoro di graphic journalism ha documentato eventi di protesta che hanno caratterizzato i primi due decenni del nostro secolo, dalla Rivoluzione Egiziana, alle proteste Occupy Gezi a Istanbul e quelle di Hong Kong del 2019 e del 2020. Dal 2014, il suo impegno si è concentrato principalmente sui diritti umani, con particolare attenzione alle condizioni dei detenuti in Bahrain, Arabia Saudita, Cina, Turchia ed Egitto.

Le sue storie a fumetti e le sue illustrazioni sono state pubblicate su prestigiose testate ed esposte nei principali eventi internazionali, tra cui il HRW Film Festival a Londra, New York e Toronto, il Geneva Summit for Human Rights and Democracy, il FIFDH Human Rights Film Festival a Ginevra, il Milan Human Rights Festival. Collabora con importanti organizzazioni per i diritti umani e gruppi di protezione dei giornalisti come ActionAid, Amnesty, Arci, Emergency, il CPJ Committee to Protect Journalists e SOS Mediterranée. Nel 2019, è stato insignito del premio “Arte e Diritti Umani” da Amnesty International.
Per la mostra organizzata da EducAid che si inaugurerà venerdì 22 novembre alle ore 18.00 presso l’Ala Nuova del Museo della Città a Rimini, ha messo a disposizione oltre 100 opere realizzate tra il 2014 e il 2024 che testimoniano la grande attenzione che Gianluca Costantini ha sempre dedicato alla Palestina ed ai diritti negati del suo popolo.

Tra i lavori esposti sarà infatti possibile ammirare la raccolta Ceasefire Now creata per invocare a gran voce il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza; le tavole che documentano le manifestazioni di protesta alla Columbia University di New York insieme all’impressionante galleria di ritratti delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi dal 7 ottobre 2023, ed infine “Issa, le parole della resistenza non violenta”, dove ha tradotto in immagini il racconto della giornalista, corrispondente di guerra, Francesca Mannocchi.

Parallelamente ai lavori di Gianluca Costantini, Assopace Palestina presenta la mostra fotografica “Dear Palestine” di Roberta Micagli, tratta dal volume edito dalla Casa Editrice Graffiti che racconta, come un diario di viaggio, una terra difficile, tanto amata e tanto contesa.

Le immagini, come in un piano-sequenza cinematografico, ci accompagnano immortalando tra le altre, il fascino millenario di Gerusalemme, la “città santa” per eccellenza così cara ai Cristiani, Ebrei e Musulmani;l’intimità di Betlemme e della sua Basilica della Natività; l’antica città di Gerico. L’itinerario ci guida poi attraverso il deserto delle Tentazioni e lungo il fiume Giordano, ma anche nella città di Hebron, dove si trovano le Tombe dei Patriarchi, fino al deserto, nelle tende dei Beduini.

Proseguendo attraverso gli sguardi delle persone, la varietà dei loro volti e le molteplici tradizioni che custodiscono, vediamo i pellegrini invadere le vie di Gerusalemme o raccolti sulla pietra dell’unzione dentro la Basilica del Santo Sepolcro avvolti da incensi, candele e litanie che cadenzano da secoli i diversi rituali Ortodossi, Cattolici, Armeni, Etiopi e Copti.Osserviamo poi i fedeli in preghiera nelle Sinagoghe e al Muro del Pianto, e quelli invece diretti alla Cupola della Roccia e alla Moschea di al-Aqsa, due tra luoghi più sacri dell’Islam.

Il viaggio non può essere completo però, se non si svelano le forti contraddizioni di questa terra martoriata da conflitti, divisioni e guerre che ormai si perpetuano da oltre 2000 anni. Così non possiamo non vedere il muro di divisione e i suoi murales (tra i quali alcuni tra i più famosi del celebre artista Banksy) i campi profughi palestinesi, i check point che dividono zone e popolazioni, la tensione e l’insicurezza percepibile negli occhi di chiunque abiti questa terra.I sorrisi dei bambini, che vivono e crescono da entrambi i lati del muro, ci lasciano quel sottile margine di speranza affinché si trovi un giorno una soluzione condivisa e definitiva, in un mondo che oggi più che mai ha solo bisogno di pace e serenità.

Dear Palestine” ha vinto numerosi riconoscimenti internazionali tra cui:IPA 2022 (International Photo Awards), PX3 2022 (Prix de la Photographie Paris), BIFA 2022 (Budapest International Foto Awards), TIFA 2022 (Tokio International Foto Awards).

La terza mostra sarà invece inaugurata a Riccione sabato 23 novembre e proseguirà sino al 6 gennaio 2025. Si tratta di: I am a woman. No more and no less, di Andrea and Magda photographers. La mostra sarà allestita a Villa Franceschi, Riccione e sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 10 alle 20.

Inaugurazione sabato 23 novembre, ore 18:30 alla presenza degli autori

Entrambe le mostre sono a ingresso libero

La mostra I am a woman. No more and no less racconta, attraverso venti ritratti fotografici, le storie di donne palestinesi con disabilità, in un progetto di cooperazione internazionale realizzato dalla Ong riminese EducAid. La mostra, in programma a Villa Franceschi dal 23 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, si inserisce in un progetto di sensibilizzazione sul tema dei diritti delle persone con disabilità, in particolare nelle zone in cui questa condizione è fortemente stigmatizzata.

Le immagini esposte raccontano le storie di riscatto e autonomia di donne che, attraverso lo studio, il lavoro e l’impegno quotidiano, sono riuscite a realizzare un percorso di autodeterminazione, superando gli stereotipi e i pregiudizi legati alla disabilità. La mostra propone una narrazione lontana dai toni assistenzialisti, mostrando la forza, l’ironia e la luminosità di queste donne che sfidano le difficoltà quotidiane con dignità e determinazione.

Andrea and Magda photographers, duo di fotografi che ha lavorato insieme dal 2009 al 2018, ha indagato a lungo la realtà del Medio Oriente, esplorando i modelli economici, culturali e sociali in un contesto globale. Il loro lavoro è stato esposto in numerosi musei e festival internazionali, come La Maison Européenne de la Photo e il Fotomuseo di Bogotà, e pubblicato su riviste prestigiose come Time, Newsweek Japan e Internazionale.

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