Rimini-Vis Pesaro 0-1, il dopogara
Le dichiarazioni al termine di Rimini-Vis Pesaro 0-1 (leggi notizia).
Roberto Stellone, allenatore della Vis Pesaro 1898. Una data: 1992, è stata l’ultima volta che la Vis Pesaro vinse a Rimini. “Grande vittoria, importantissima. La dedichiamo ai nostri tifosi, perché da tanti anni non si vinceva qua, e al nostro giocatore Filippo Magnani, che ha subito un lutto per la scomparsa del papà in questi giorni. La dedichiamo a lui. Vittoria importante, soffertissima. Primo tempo bello, con tutte e due le squadre che hanno hanno attaccato, sia da una parte che dall’altra ci sono state occasioni, siamo andati in vantaggio, abbiamo sofferto il giusto, nel secondo tempo il Rimini ha preso l’iniziativa: è una squadra che gioca bene, è una squadra che ha messo in difficoltà diverse squadre, sia fuori casa, facendo più punti, che in casa, dove meritava molte volte qualcosa in più dei pareggi che ha fatto. Sapevamo che andando in vantaggio loro, avendo un grande palleggio, ruotando molto con i centrocampisti, avrebbero creato superiorità numerica sulle fasce, quindi sono arrivati molti cross. Il secondo tempo lo abbiamo vinto di organizzazione, di sacrificio, anche grazie ad un pizzico di fortuna nelle conclusioni, dove siamo stati bravi a rimpallare. Insomma, una vittoria magari meno meritata rispetto a quelle partite che abbiamo anche perso nell’ultimo periodo, però voluta e sono contento per noi, per la classifica, per i tifosi, per i ragazzi”.
Aveva detto che questa partita di Rimini e la successiva con la Lucchese avrebbero detto tanto del futuro della Vis. È anche vero che ne avete fatta una, allo stesso tempo 26 punti per una squadra che ha come obiettivo la salvezza sono tanti.
“Ripeto, questa è una vittoria importante per i tre punti perché ci siamo ripresi magari quello che ci hanno tolto venerdì scorso nella partita con l’Ascoli con il rigore regalato negli ultimi minuti. Abbiamo un buon bottino, non ci dobbiamo fermare. L’obiettivo è sempre quello della salvezza e vogliamo centrarla il prima possibile. Adesso abbiamo due giorni di riposo, ci vediamo gli altri risultati e da lunedì si comincia a pensare alla partita con la Lucchese, che è importante tanto quanto questa. La partita con la Lucchese, quella che andremo a giocare con la Spal e l’ultima del girone di andata con il Milan, in questo blocco di tre partite fare punti potrebbe avvicinarci ancora di più e prima al nostro obiettivo, per poi ragionare e pensare ad altri. Per adesso ci godiamo questa vittoria sofferta”.
Due parole su un giocatore che è stato spesso in passato criticato per qualche errore. Vukovic nella ripresa ha fatto due interventi strepitosi.
“Criticato da voi. Un portiere giovane, un portiere forte, un portiere che ha coraggio, un portiere che spesso va in uscita e a volte quando esci riesci a salvare un gol, a volte capita l’errore, insomma, ma l’importante è che ha qualità e ha soprattutto coraggio, e non ha timore nelle letture durante le situazioni. Quindi Vukovic ha fatto bene, ha fatto una grande partita Tonucci, tutto reparto difensivo, il sacrificio dei centrocampisti e degli attaccanti. È stata la partita difficilissima perché loro giocano bene. Se li vai a prendere in parità numerica trovano soluzioni offensive verticalizzando, se li aspetti ti fanno girare a vuoto. Penso che oggi avranno tenuto il 70% di possesso palla, insomma, soprattutto nella ripresa. Quindi bene così. Sono contento logicamente per i tre punti”.
Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. Un buon secondo tempo da parte del Rimini, passato tutto nella metà campo offensiva, non è stato sufficiente per rimontare quel gol subito proprio in chiusura di prima frazione. “Io credo che in generale abbiamo fatto una buona partita, anche il primo tempo, purtroppo ai miei ragazzi dico sempre: “cerchiamo di gestire i momenti della gara”. E quello era un momento, a un minuto e mezzo dalla fine del primo tempo, la gestione di quel calcio piazzato a favore, sui 30-35 metri, bisognava farla in un altro modo, perché noi ci “perdiamo” anche del tempo per gestire i calci piazzati a favore. Sapevamo che loro difendevano in quel modo, con un blocco dentro, e un tiro da 30-35 metri è un po improbabile che possa portare a qualcosa, a meno che non trovi il tiro della domenica. Ecco, e da lì è scaturito praticamente quel minuto e mezzo di follia: ripartenza, non riusciamo a fare un fallo da dove sono ripartiti loro nella riconquista palla, 80-90 metri, angolo e pigli gol. E lì si racchiude la sconfitta del Rimini. Perché poi nel secondo tempo abbiamo cercato comunque di riprenderla e di arrivare al pareggio, creando situazioni anche importanti: Ubaldi di testa, Cioffi, non so come l’abbia parata il portiere, ha fatto un mezzo miracolo. Tante situazioni, non ultima quella di Gorelli di testa da solo, di solito lui da lì è bravo, qualche gol l’ha fatto, era senza quasi marcatura, purtroppo la palla è andata fuori. La squadra ha sempre cercato di portare a casa comunque il pareggio, fino all’ultimo, e non ci siamo riusciti. Poi concedi qualche ripartenza all’avversario, ci sta, ma comunque abbiamo sempre cercato di avere un equilibrio e accettare di concedere qualcosa alla Vis Pesaro. Però, ripeto, tutto si racchiude in quella situazione dove la gestione nei momenti clou della partita deve essere diversa, e quello era un momento in cui bisognava gestire, a un minuto e mezzo dalla fine, meglio quel calcio piazzato a favore”.
Qualche scelta nell’undici iniziale ha un po’ sorpreso. “Io credo che i ragazzi che sono scesi in campo dal primo minuto hanno fatto una buonissima partita, compreso Malagrida: ha fatto un po’ di fatica a trovare la posizione, però avevo bisogno di giocatori lì davanti che palla a terra fossero più svelti degli altri avversari. Loro erano più macchinosi e avevo bisogno di due lì davanti che soprattutto nel primo tempo, con palla a terra, li stancassero un po’ per poi mettere nel secondo tempo gente più fresca: Cioffi e Parigi. Ma secondo me hanno fatto una buona prestazione sia Malagrida che Ubaldi, e il centrocampo era quello di domenica a Sestri, perché comunque stanno bene: Lombardi sta bene, mi serviva un giocatore che facesse un po’ più di quantità rispetto alla gestione che ha Piccoli, che ha più qualità nella gestione della palla, ma fondamentalmente abbiamo retto bene, la squadra ha avuto sempre un certo equilibrio, ha cercato di giocare la partita anche nel primo tempo, poi è normale che quel gol a fine primo tempo ci abbia un po’ spezzato le gambe, perché mentalmente non meritavi di prendere quel gol. E l’episodio purtroppo ci ha girato storto, ma perché quando ci gira storto qualcosa vuol dire che ce lo meritiamo, perché c’è stata una gestione sbagliata di un qualcosa che poi paghi contro una squadra come la Vis Pesaro, fatta di gente esperta, di marpioni. Lo sapevamo che non avremmo dovuto prendere questo rischio perché loro poi sono dei maestri: perdono tempo, spezzano il gioco, quindi eravamo consapevoli. Però purtroppo sono quelle partite che se giochi anche due giorni di seguito non fai gol, sono quelle classiche partite stregate dove fai tutto quello che puoi fare, però, per quello che si è visto anche nel secondo tempo, tiri ribattuti a botta sicura, il portiere fa il miracolo, Ubaldi su quel colpo di testa se la mette bassa nell’angolino il portiere non lo piglia, l’ha colpito in pieno”.
Alla vigilia parlavamo di partita da possibile salto di qualità, rinviato? “Rinviato. Sai, d’altronde devi sempre cercare di mettere qualcosa in più nella testa dei ragazzi: l’autostima, la fiducia, il poter credere, pensare e desiderare che sono quelle partite un po’ spartiacque, nonostante ne manchino ancora tante. Però era importante inculcare nella testa dei ragazzi che questa era una partita in cui si poteva osare un po’ di più, a parte il derby e tutto il resto, che comunque è sempre una partita particolare. L’ho detto ieri, però, sono quelle partite che se riesci a dare continuità alla vittoria esterna diventa poi un qualcosa di importante. Forse questa squadra non è ancora matura, bisogna crescere sotto questo aspetto. Ma ci può stare. Non posso dire nulla ai ragazzi perché poi, come sottolineo sempre, è una squadra che non si tira mai indietro, che non rinuncia mai a fare le cose in avanti, a lottare, a dare tutto quello che può dare. Sotto questo aspetto questa squadra non si può assolutamente rimproverare”.
Gianluca Longobardi, difensore del Rimini F.C. Che derby è stato? “Mi mettere un po’ in difficoltà perché dal punto di vista mio c’è poco da raccontare: il secondo tempo si è giocato solo in una metà campo e nel primo ci hanno segnato, non so se c’era fallo o meno, quindi alla fine abbiamo fatto la nostra partita, qualche rimpallo è andato a nostro sfavore, le occasioni le abbiamo avute, evidentemente se è finita così non le abbiamo sfruttate al meglio”.
Qual è il rammarico più grosso? “Il rammarico più grosso è che torniamo a casa con zero punti, è la dura verità. Sarebbe stato importante dare una continuità ai risultati positivi di queste ultime settimane, la partita è andata come è andata, quindi è un po’ dura da digerire. Ma ripeto, in questo periodo stiamo giocando molto spesso e mercoledì c’è un’altra partita da affrontare, quindi cerchiamo di dimenticare questa brutta giornata, ma neanche tanto perché comunque abbiamo fatto una buona prestazione dal punto di vista mio, e quindi si va avanti da domani”.
Mercoledì sarete a Vicenza per la Coppa Italia. “L’obiettivo ora è quello di recuperare al meglio le energie. Abbiamo una rosa non solo di undici giocatori, ma di molti giocatori. Quindi, quelli che hanno giocato devono recuperare, quelli che non hanno giocato devono cercare di dare una mano in questo periodo un po’ di difficoltà a livello di energie. Ripeto, già da domani siamo concentrati sull’obiettivo di mercoledì” .
Francesco Coppola, difensore della Vis Pesaro, autore del gol partita al 45′ del primo tempo. “Sapevamo che il Rimini è una squadra che gioca bene, ha fatto girare molte squadre, mettendo in difficoltà la Torres e altre squadre di calibro. Sapevamo che avremmo dovuto faticare. Anche nel secondo tempo abbiamo faticato, però abbiamo retto. Siamo riusciti a non prendere gol, non si sa come, però siamo riusciti a fare questo clean sheet che è importante e ci fa portare a casa tre punti”.
A chi dedica il gol? “È un gol che dedico ovviamente ai miei genitori, che stanno a casa a Torino, e ai miei fratelli, che mi seguono sempre”.
Si aspettava di trovare così tanto spazio nel suo primo anno di C? “Me lo aspettavo? Si può dire di sì, ma anche di no. È una cosa che si guadagna con gli allenamenti, giorno dopo giorno”.
Con il gol si è anche riscattato per qualche minuto di sofferenza nel primo tempo. “Ha ragione, ci sono stati cinque minuti in cui mi hanno attaccato 2-3 volte e sono andato in difficoltà, con il gol mi sono ristabilito anche mentalmente”.
Nella ripresa avete dimostrato di sapervi compattare. “È una cosa su cui lavoriamo, con il reparto difensivo lavoriamo tanto di gruppo. È andata bene”.
26 punti a novembre. A questo punto parlare di salvezza è riduttivo oppure no? “Noi puntiamo a trovare subito questa salvezza, a fare più punti possibili ora. Poi ci giochiamo quello che verrà”.
Matteo Gorelli, difensore del Rimini F.C. “C’è solo rammarico: grande prestazione fisica, tecnica, mentale della squadra. Li avevamo arginati in tutti i modi, il primo tiro che hanno fatto in porta è stato oltre il 90°, mi pare un tiro di sinistro. Non abbiamo concesso niente, solo all’inizio un pochino il primo tempo, 10 minuti, forse un quarto d’ora, abbiamo preso un po’ di calci d’angolo di fila contro, poi siamo usciti noi. Abbiamo controllato la partita, preso il gol su mischia in area, con due-tre dei nostri che sono cascati in terra. Ma non si è visto niente, diciamo così, e siamo andati sotto 0-1, siamo rientrati, abbiamo spinto tanto, dietro ci siamo messi tutti uno contro uno, quindi abbiamo proprio dato tutto. Abbiamo mandato tutti avanti, ma non siamo riusciti a segnare. Abbiamo avuto tre-quattro occasioni, non me le ricordo neanche, ma sono tante, sia nel primo che nel secondo tempo. Non so che raccontarvi”.
Sul gol subito lei è uno dei due giocatori del Rimini finiti a terra. Era fallo? “Noi siamo a zona, se ti arrivano forte addosso e ti prendono vai in terra. Uno è venuto addosso a me, un altro addosso a Bellodi e la palla è passata. Io vado a cercare la palla, Bellodi va a cercare la palla, se arrivano e ti buttano giù. Io non lo so, forse sbaglio, ma io l’ho vista così”.
Sull’occasione fallita di testa nel finale. “Avrei dovuto fare gol. L’ho presa troppo bene, se la prendo male va dentro. Adesso “vo” a casa, do una testata al muro e vado a letto”.