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venerdì 15 novembre 2024
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Rimini-Torres 1-1

Buscè nel dopogara: "È una di quelle partite che mi rimarranno dentro"

In foto: Il saluto tra gli allenatori Buscè e Greco prima del calcio d'inizio
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di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
dom 10 nov 2024 14:42 ~ ultimo agg. 11 nov 16:15
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Le dichiarazioni al termine di Rimini-Torres 1-1 (leggi notizia).

Antonio Buscè, allenatore del Rimini F.C. “Anche nel primo tempo secondo me abbiamo fatto una buona gara, purtroppo è da un po’ che paghiamo la prima disattenzione e siamo a rincorrere. È un peccato perché vai ad intaccare un’ottima partita. Nel secondo tempo non dovevi prendere il secondo gol, i ragazzi l’hanno interpretata bene. Bisogna essere bravi a portarla negli ultimi dieci minuti e magari rischiare il tutto per tutto. Quest’anno è successo anche con la Spal e c’eravamo riusciti all’ultimo secondo (in quel caso però il gol non era stato convalidato e la vittoria era andata agli estensi, ndr). Hanno il cuore i ragazzi, hanno qualcosa che fa la differenza. Se aggiustiamo certi errori possiamo fare meglio, ma la cosa che hanno è il cuore: trascinano tutti, noi, i tifosi, sono partite che fanno stringere un legame tra squadra, ambiente, società. È una partita che mi resterà dentro. Contro una squadra forte, forte, forte, perché ho visto qualità, tecnica, fisicità, se la Torres dovesse vincere il campionato non mi meraviglierei”.

C’è rammarico per le tante occasioni non sfruttate prima di trovare il pari? “Il rammarico c’è perché hai subito un gol evitabile. Io preferisco che l’avversario sia molto più bravo, che ti prende a pallonate. Preferisco subire questo e non un altro gol che si può evitare, perché sono situazioni che si possono evitare. Su un taglio dell’attaccante, ha fatto 30-40 metri, se lo sono chiamati in 3-4, ma nessuno l’ha preso e si è trovato davanti a Colombi. Non puoi regalare un gol del genere. Io sono pro Inzaghi perché quando un giocatore è ammonito va tolto perché ti cambia l’inerzia. Un giocatore ammonito in una partita un po’ rischiosa, fisica, è un rischio, è quello che è accaduto con Fiorini. Infatti alla fine del primo tempo volevo toglierlo, poi non l’ho fatto. Devi fare uno sforzo fisico disumano, questi ragazzi hanno la forza di non arrendersi mai e andare a sopperire alle situazioni difficili. Cosa gli vuoi dire a questi ragazzi: hanno trascinato uno stadio intero. Hanno dato fino all’ultima goccia di sudore, e questo è un aspetto che ci può far fare la differenza”.

Sull’inserimento di Jallow nella ripresa. “Ci vuole coraggio, il coraggio di provarle tutte, non con la presunzione però. A Chiarella e Cernigoi ho detto: ragazzi, bisogna fare la staffetta. Venendoci a prendere uomo a uomo il nostro avversario gli spazi c’erano, tant’è vero che Cernigoi qualche palla gol l’ha avuta. Chiarella vicino nei primi 15-20 metri è più rapido. Ho fatto la scelta di Jallow perché l’ho buttato in campo con coraggio, ci vuole il coraggio di mettere dentro ragazzi che ti possono dare una mano. Se tu non li butti mai dentro non puoi renderti conto della mano che ti possono dare”.

Sulla rete di Parigi. “Ha fatto un gran gol”.

Cos’ha detto a Jallow subito dopo il gol di Parigi? “Gli ho chiesto di andare ad attaccare gli spazi perché è venuto 4-5 volte incontro, e non mi serviva quel lavoro, quando Falbo aveva la palla tra i piedi. Cinquegrano palla al piede riesce a fare quello che non fa Falbo, mi serviva per andare in profondità. Lui veniva incontro perché non aveva questa sicurezza, questa fiducia in se stesso. È quello che gli ho detto dopo aver fatto gol. Bisogna avere più intelligenza ed equilibrio”.

Rimini-Torres 1-1, il dopogara

Gabriele Bellodi, difensore del Rimini F.C. Che sensazione ha provato nel ritrovare una maglia da titolare? “Quando giochi è sempre bello, l’importante è farti trovare pronto sempre perché il mister ci ha dimostrato di avere fiducia in tutto il gruppo, schierando formazioni diverse. Sapevamo che era una partita molto complicata perché incontravamo una squadra forte e in un grande periodo di forma. Però noi siamo un gruppo unito, con una grande anima, oggi lo abbiamo dimostrato. Se facciamo quello che ci chiede il mister possiamo mettere in difficoltà chiunque, e oggi lo abbiamo dimostrato anche in dieci”.

Sul gol subito. “Noi sapevamo che la Torres gioca molto su queste occasioni, sulle seconde palle, palle sporche, cerca di buttarle subito dietro la linea difensiva. Purtroppo nell’unica disattenzione che abbiamo avuto ci hanno punito. Non abbiamo perso la testa, abbiamo continuato a fare la nostra partita. Se guardiamo le occasioni da parte nostra avremmo meritato secondo me la vittoria”.

Sulla sua gara. “Sono consapevole che il mio rendimento è stato abbastanza altalenante, oggi secondo me abbiamo fatto una grande partita, tutta la squadra, sono contentissimo di aver trovato fiducia e una gran partita”.

Ancora sul gol, si sente addosso qualche responsabilità? “La Torres è molto brava a fare questo: ci hanno buttato una palla di prima, sopra, ravvicinata, stavo andando incontro, all’ultimo ho visto Varela, che mi ha tagliato la strada, mi sono dovuto fermare per non concedere rigore, loro sono stati bravi a punirci nell’unica occasione che hanno avuto”.

Iacopo Cernigoi, attaccante del Rimini F.C. Ha avuto diverse occasioni da gol, soprattutto in apertura di secondo tempo, cosa non ha funzionato? “Credo che non ci sia qualcosa che non abbia funzionato, abbiamo creato tanto, abbiamo avuto parecchie occasioni, in cui le palle non erano pulitissime, anche se si sarebbe potuto fare meglio. Ma l’abbiamo ripresa col cuore e siamo soddisfatti della reazione che ha avuto la squadra”.

Era importante avere una reazione dopo Gubbio, contro un avversario diverso. Quale delle occasioni avute le è dispiaciuto di più non aver concretizzato? “Probabilmente il pallonetto: me l’ero preparata bene, poi ho calciato un po’ troppo forte ed è andata alta. Quella è l’occasione che mi rode. Nonostante tutto abbiamo fatto un’ottima gara contro una squadra seconda in classifica non per caso e abbiamo messo in difficoltà una grande squadra con grande cuore. Sarebbero potuti essere tre, è anche vero che se concretizzi un’occasione non è detto che capitino anche le altre. Siamo soddisfatti della prestazione e dobbiamo continuare su questa strada”.