Provocano i tifosi avversari e tentano di raggiungere la curva ospite, Daspo per tre riminesi
La Questura di Rimini ha notificato, nella giornata di ieri, tre Daspo preventivi nei confronti di altrettanti ultras riminesi resisi autori di condotte pericolose per l’ordine pubblico in occasione dell’incontro di basket Rimini-Forlì del 27 ottobre scorso, che si è disputato al Palazzetto Flaminio e valevole per la serie A2.
Durante la gara un gruppo di tifosi della curva riminese si è infiltrato nella tribuna vicino al settore ospiti, iniziando a fare gesti e a lanciare insulti per provocare la tifoseria forlivese, determinando anche il lancio di bicchieri e bottigliette d’acqua vuoti, tanto da dover essere allontanati dagli operatori di polizia in servizio di ordine pubblico. Inoltre, dopo pochi minuti dal fischio che sanciva la fine dell’incontro, gli stessi tifosi, oggi sottoposti a Daspo, hanno pericolosamente acuito il clima di tensione già esistente tra le tifoserie, per la nota rivalità territoriale tra le curve, scendendo sul parquet tra i numerosi bambini che abitualmente giocano a fine gara. Nel farlo, hanno ripetutamente tentato di forzare il cordone di polizia che la Questura ha dovuto predisporre per separare i due gruppi all’interno del palazzetto, allo scopo di raggiungere la curva forlivese e di arrivare allo scontro fisico con gli ultras avversari.
Per garantire che il deflusso proseguisse ordinatamente, il dirigente del servizio della Questura di Rimini ha dovuto assicurare un contenimento rigoroso tra le tifoserie, che nel frattempo si erano notevolmente scaldate, mentre gli ultras oggi destinatari del provvedimento disinteressandosi dei ripetuti inviti ad allontanarsi, con gesti inequivocabili invitavano gli avversari ad avvicinarsi. Solo la professionalità degli operatori della polizia di Stato e dei militari dell’Arma dei carabinieri ha impedito che le curve entrassero a contatto, mentre all’interno del palazzetto numerosi bambini ancora festeggiavano la vittoria riminese.
Le successive attività investigative hanno permesso di identificare gli autori dei fatti, tre riminesi di 18, 19 e 47 anni. Per loro, come detto, è scattato il Daspo preventivo. Per un anno non potranno accedere agli impianti sportivi del calcio e del basket.