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il racconto delle vittime

Pesta negoziante per 3 euro di merce. Arrestato dopo quattro tentati furti in una mattina

In foto: la famiglia Zhang, rapinata nel suo minimarket da un 21enne
la famiglia Zhang, rapinata nel suo minimarket da un 21enne
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 20 nov 2024 17:23 ~ ultimo agg. 17:29
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E’ accusato di aver commesso tre tentati furti e una rapina nell’arco di una mattinata. Un 21enne marocchino, formalmente residente a Forlì, con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, è stato arrestato lunedì pomeriggio a Rimini dai carabinieri, dopo aver rapinato il minimarket Asia, situato in viale Principe Amedeo. Una rapina violenta dal momento che il giovane nordafricano ha colpito al volto con cinque pugni il titolare, un 64enne cinese poi finito in ospedale e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Non solo, perché nel tentativo di fuggire con la merce rubata – una lattina di aranciata e un pacchetto di patatine, per un totale di tre euro e cinquanta, occultati sotto una felpa – ha sferrato un pugno in testa alla moglie del 64enne, intervenuta per aiutare il marito. Terminata l’aggressione, il 21enne è riuscito a dileguarsi a piedi, ha raggiunto la stazione ferroviaria e lì ha cercato di rubare una bici. Gli agenti della Polfer, però, l’hanno colto sul fatto bloccandolo.

Nel frattempo i carabinieri, intervenuti in viale Principe Amedeo per la rapina al minimarket, avevano acquisito le immagini di videosorveglianza dell’attività, grazie alle quali hanno ricavato un preciso identikit. Venuti a conoscenza del suo fermo in stazione, l’hanno raggiunto e arrestato per rapina aggravata. Qualche ora prima, invece, il marocchino aveva cercato di rubare uno scooter, poi abbandonato al parco Cervi dopo aver tentato inutilmente di metterlo in moto, e successivamente era stato bloccato dagli addetti alla sicurezza del Tigotà mentre sottraeva alcuni prodotti. Scoperto, aveva riconsegnato spontaneamente la merce, prima di essere denunciato sempre dai carabinieri a piede libero. Attualmente si trova nel carcere dei Casetti in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani (giovedì).

“Speriamo non lo rimettano in libertà ci dice Jie Zhang, il figlio del titolare del minimarket pestato a sangue, che al momento della rapina non era in negozio -. Quel ragazzo poteva benissimo andarsene senza ridurre così mio papà per un’aranciata e delle patatine. Non ha avuto scrupoli nel picchiare un uomo anziano, che ha problemi di salute e che voleva solo gli venisse restituita la merce rubata. Ha alzato le mani anche su mia madre, che ha colpito con un pugno alla testa. Per fortuna i mie genitori tutto sommato stanno bene, poteva andare peggio. Mi auguro che il suo gesto non resti impunito”.