“Per quale cultura?" Una serata di dialogo e musica con Alice Parma
“Per quale cultura“, serata di dialogo con la candidata alle Regionali Alice Parma, con uno speciale spettacolo di poesia performativa e musica :”Periodi Ipotetici“. L’evento si terrà a Santarcangelo al teatro Il Lavatoio (via Costantino Ruggeri, 20) giovedì 7 novembre e prevede una scaletta ricca e coinvolgente: dalle ore 19:30 dj set e aperitivo, a seguire alle 20:30 l’intervento di Alice Parma e infine, alle 21, l’atteso spettacolo di Gloria Riggio e Fabio Schember. L’ingresso è libero, con possibilità di offerta a sostegno dell’iniziativa.
“Questa serata di musiche e parole sarà una bella occasione per ritrovarci su un tema di lavoro che ha caratterizzato fortemente il mio impegno nel corso dei due mandati da sindaca di Santarcangelo, ma anche come consigliera provinciale. Mi piacerebbe continuare nel confronto, ADESSO e INSIEME a tutte e a tutti. Per questo il mio invito contiene una domanda aperta, una chiamata: “Per quale cultura?”” commenta Alice Parma.
Periodi Ipotetici è una performance che fonde poesia e musica per esplorare temi come resistenza, casa, corpo e violenza, creando un dialogo che invita il pubblico a riflettere sulla
connessione tra sociale e personale. Gloria Riggio e Fabio Schember, con testi intensi e sonorità sperimentali, aprono uno spazio di dubbio e interrogazione che coinvolge profondamente chi assiste. Lo spettacolo, dopo il debutto nel marzo 2024, ha toccato numerose città italiane e festival culturali, come Metronimie a Torino e Poemare a Cariati, e sarà presentato in altri importanti
teatri italiani questo inverno.
I protagonisti
Gloria Riggio, nata ad Agrigento nel 2000, è la più giovane campionessa italiana di poetry slam e la prima donna a ottenere questo titolo. Autrice di versi tradotti in più lingue, ha rappresentato l’Italia alla Coppa del mondo di poetry slam a Parigi. Fabio Schember, classe 1998, è un musicista e cantautore che accompagna le parole di Riggio con una ricerca sonora innovativa, spaziante tra strumenti tradizionali e sperimentazioni inedite, creando un’esperienza performativa unica.