Era stato licenziato con effetto immediato e per giusta causa per aver palpeggiato una collega di lavoro. Il lavoratore, un 32enne operaio di una nota azienda del Riminese, che ha sempre negato il gesto, si è rivolto al giudice del lavoro del tribunale di Rimini che ha stabilito l’illegittimità del licenziamento e il suo immediato reintegro.
Una decisione motivata con la mancata costituzione del datore di lavoro, rimasto contumace, chiamato per legge all’onere di provare la sussistenza della giusta causa. Il 32enne, assistito dagli avvocati Paolo Lombardini e Filippo Gennari, si è visto assegnare anche una indennità di 3.600 euro commisurata alla mancata retribuzione patita durante il licenziamento. L’azienda è stata inoltre condannata al pagamento delle spese processuali.