Omicidio Pierina, la difesa insiste: "L'ignoto 1 non c'entra nulla col delitto"
E’ servito un intero pomeriggio per verificare se fosse possibile riprodurre le stesse condizioni cromatiche, e non solo, presenti al momento in cui la cam 3 riprende l’ignoto che alle 22.17 del 3 ottobre 2023 transita davanti alla Farmacia San Martino per dirigersi verso il civico 31 di via del Ciclamino. E il responso è stato positivo, come ha spiegato il super perito Sebastiano Battiato, incaricato dal gip di Rimini, Vinicio Cantarini, di svolgere l’incidente probatorio: “Il caso è certamente complesso, ci sono delle problematiche che però contiamo di risolvere – sono state le sue parole -. Abbiamo verificato che la telecamera in questione si può allineare nel punto esatto in cui riprese l’ignoto, quindi siamo fiduciosi sulla buona riuscita dell’esperimento”.
Ora spetterà a Louis Dassilva decidere se sfilare o meno davanti alla cam 3, ma allo stato attuale l’indagato sembra propenso a partecipare all’esperimento. Se accetterà, la sua sagoma verrà poi sovrapposta a quella dell’ignoto per stabilire se le due figure siano compatibili al cento per cento. Sicuramente, in quell’occasione anche il vicino di casa che ha affermato di essere transitato lì, quella stessa sera, verrà fatto sfilare nuovamente davanti alla telecamera. La Procura di Rimini resta convinta che l’ignoto sia Louis Dassilva e proprio sulla base del filmato del 3 ottobre 2023 è stato possibile, calcolando la velocità in cui l’uomo transita davanti alla cam 3, stabilire che i tre minuti intercorsi tra le urla di Pierina e il passaggio davanti alla telecamera, fossero sufficienti per disfarsi dell’arma del delitto e infine per rientrare nel condominio.
“Ci sono ancora misteri da risolvere nel garage di via del Ciclamino dove è stata uccisa Pierina Paganelli, e Ignoto 1 non c’entra nulla”, dice l’avvocato Riario Fabbri, che insieme al collega Andrea Guidi difende Dassilva, in carcere dal 16 luglio. I difensori del senegalese stanno aspettando quella che potrebbe essere una consulenza estremamente importante su quanto accaduto la sera del 3 ottobre tra le 22.13.31 e le 22.13.42, orario in cui viene uccisa la 78enne. “Ma è importante anche quello che accade dopo. Ieri (martedì, ndr) in concomitanza dell’incidente probatorio su cam3, abbiamo effettuato nuovi sopralluoghi insieme al nostro consulente fonico – spiega l’avvocato Fabbri -. Quella notte in quel garage c’era più di una persone. Si sentono rumori di sottofondo che fanno pensare a soggetti che si muovono nelle vicinanze della scena del crimine. Questo almeno fino alle 22.27, dieci minuti oltre l’orario in cui gli inquirenti collocano Dassilva davanti a cam3″. Porte basculanti che si chiudono, l’ascensore che si muove e le grate del pavimento dei garage che vengono calpestate. “Ci sono troppi rumori e noi abbiamo effettuato delle prove per renderci conto. In quel garage c’è qualcosa ancora da scoprire ed è lì la chiave del giallo“, conclude il legale.