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interrogazione in Consiglio

Nuovo mercato ittico. Gloria Lisi rilancia le criticità. Montini: progetto sostenibile

In foto: una veduta dell'area del progetto
una veduta dell'area del progetto
di Redazione   
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ven 15 nov 2024 18:40 ~ ultimo agg. 19:27
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Si è parlato del progetto per il nuovo mercato ittico giovedì sera in Consiglio Comunale a Rimini. Gloria Lisi ha presentato un’interrogazione rilanciando le ragioni del Comitato Sinistra del Porto che chiede lo spostamento del progetto in un’altra area rispetto a quella ritenuta inadeguata tra via Muccioli e la darsena (vedi notizia), anche per la criticità dal punto di vista idrogeologico. Gloria Lisi ha lamentato anche il mancato coinvolgimento dei cittadini, che pure sarebbe previsto nell’ambito della Valutazione ambientale strategica. E ha ricordato di avere fatto richiesta agli atti il 17 ottobre, ma ancora senza risposta.

A rispondere l’assessore Anna Montini, “Il nuovo Centro, candidato al Bando del Ministero (MIPAAF ora MASAF) è stato finanziato con 7 milioni di euro. Con Deliberazione di Giunta del 12 ottobre dello scorso anno è stato approvato il progetto esecutivo per il primo lotto funzionale dell’intervento, già completato, che prevedeva le prime opere di urbanizzazione dell’area, comprensive della verifica preventiva dell’interesse archeologico e la bonifica. Questo primo lotto funzionale è stato finanziato attraverso un contributo di 150.000 euro, mentre il 2° lotto funzionale in corso di attuazione ha un ottenuto un finanziamento di 6.850.000 euro da parte del Ministero (MASAF) viste le due programmazioni di fondi europei a sostegno della pesca prima FEAMP (2014-2020) con scadenza dicembre 2023 e poi Feampa (2021-2027) la cui operatività è iniziata nel 2024.
Il progetto approvato comprende la Valutazione ambientale strategica (Vas) e la Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (Valsat), così come previsto dalle Legge regionale, che ha analizzato i possibili aspetti ambientali, tra i quali l’impatto acustico e l’inquinamento atmosferico del progetto proposto (aria, acqua, suolo, rischio sismico, rumore, ecc.) verificando che l’intervento fosse sostenibile dal punto di vista ambientale e territoriale.
Il progetto riguarda lo spostamento della struttura già esistente sempre sulla sinistra del porto, in via Leurini, in un’area di proprietà dell’Amministrazione Comunale che ha spazi molto più ampi. La struttura candidata al Bando si sviluppa su 2 piani fuori terra e ha una superficie complessiva di circa 2.900 mq (ridotta in maniera considerevole rispetto i 5.500 mq del progetto iniziale presentato nel 2014). Attualmente il progetto è in corso di aggiornamento in modo che sia in linea con l’ultimo Codice dei Contratti e con le più recenti normative ambientali.
Sia il progetto approvato sia il progetto in corso di aggiornamento contengono la stima del traffico veicolare indotto dall’intervento, che non prevede un aumento rispetto alla situazione attuale, al contrario prevede una riorganizzazione degli spazi anche a vantaggio di chi vive nella zona”.

L’infrastruttura, inoltre, prevede “un luogo di formazione e sviluppo della cultura del mare e della pesca e dell’acquacoltura, con valenza dunque educativa oltre che economica. Permetterà inoltre la valorizzazione della nostra identità come città di mare in cui opera una grande marineria, a volte Non abbastanza conosciuta dai cittadini. Uno spazio che sarà ben integrato nella città, anche attraverso la realizzazione di una serie di opere a verde che circonderanno il nuovo centro”.

Nella controrisposta Gloria Lisi si è dichiarata insoddisfatta e trasformerà l’interrogazione in mozione: “In campagna elettorale per quell’area avevo un progetto di valorizzazione del verde, vedere che comunque sarà gettato nuovo cemento sulla nostra città ovviamente mi trova contraria”. “L’amministrazione comunale in questo momento ha l’opportunità di coinvolgere la cittadinanza su questo progetto, magari pensando allo spostamento al Caar dove già i nostri commercianti si spostano per poter acquistare altre merci tipo i surgelati, non parliamo di decine e decine di chilometri di distanza. Penso che quell’area vada lasciata com’è e soprattutto non abbiamo bisogno di altro cemento sulla città”.